La consigliera della Regione Veneto Silvia Maino ha presentato una mozione al fine di recepire a livello regionale la mozione approvata lo scorso aprile dalla Camera dei Deputati a livello nazionale in favore dei pazienti con patologie reumatologiche.

La mozione si articola in tre punti fondamentali:

  • la re-istituzione della Commissione Regionale per le Patologie Reumatologiche;
  • la possibilità di utilizzare la distribuzione per conto per i farmaci per la cura delle principali malattie reumatologiche;
  • la promozione di progetti di screening per intercettare le malattie reumatologiche in maniera precoce e poter indirizzare il paziente al network assistenziale di riferimento.

Il provvedimento mira a migliorare la cura e la vita dei pazienti reumatologici e rappresenta una lodevole iniziativa per tutti quei pazienti che risiedono all’interno della Regione Veneto interessati da queste patologie.

«Più in generale riaccende i riflettori su patologie molto diffuse, ma ancora sottovalutate» hanno sottolineato la sezione regionale dell’Associazione dei Malati Reumatici del Veneto (AMaRV ODV) e l’Associazione nazionale dei malati reumatici (Anmar). Quanto ai tre punti della mozione, le associazioni li ritengono obiettivi fondamentali a migliorare l’assistenza di questa tipologia di pazienti.

Il ruolo cruciale dei farmacisti

Anche in questo caso la collaborazione dei farmacisti territoriali sarà cruciale: «Stiamo già avviando progetti per lo screening, in collaborazione con Federfarma Veneto, perché il ruolo del farmacista deve essere potenziato in Veneto, così come nel resto della Penisola. La mozione, infatti, riconosce la giusta importanza sia alle associazioni dei pazienti che ai farmacisti che devono essere coinvolti nei tavoli regionali» hanno sostenuto AMaRV e Anmar.

«Il provvedimento impegna noi farmacisti veneti su due fronti – ha sostenuto Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto – Il primo è quello della diagnosi precoce sulla quale dobbiamo formare i nostri professionisti affinché siano in grado di intercettare i potenziali pazienti. Il secondo è quella della distribuzione nelle farmacie di alcune terapie per la cura e il trattamento delle principali patologie».