Lo psicologo in farmacia

Una sinergia efficace, che si inserisce nel contesto della Farmacia dei servizi. Assume un ruolo ancora più rilevante in seguito all’aumentato bisogno di prendersi cura del benessere mentale dei clienti/pazienti. Un esempio indicativo in tal senso è l’attività svolta da Anpif

I due anni appena trascorsi, contraddistinti dal Covid-19, sono stati il motore di grandi cambiamenti, stimolo per un ricalcolo dei percorsi e per la riorganizzazione non solo
del mondo del lavoro, ma anche del sistema sanitario. A fronte di una società completamente ristrutturata, portavoce di nuove istanze e nuove urgenze, gli Ordini professionali e le associazioni di categoria hanno generato partnership e collaborazioni strategiche per offrire una risposta adeguata alle necessità dei cittadini, aprendo un dialogo anche con le amministrazioni locali e le Asl.

Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha permesso il rafforzamento di servizi e di prestazioni erogate a livello territoriale, attraverso il potenziamento, ma anche la fondazione ex novo di strutture e presidi, oggi si può parlare di un nuovo paradigma sanitario e di un modello di Sanità innovativo. Si inserisce in questo contesto il nuovo ruolo della farmacia e del farmacista che durante l’epidemia, a causa delle restrizioni, ha assunto sempre maggior importanza, diventando il front office del territorio, con le competenze per offrire supporto non solo sanitario, ma anche psicologico.

Supporto a tutto tondo

La Farmacia dei servizi oggi è pronta per partire nella sua versione più rinnovata e, nella sua nuova veste tagliata a misura di cittadino, continua a portare valore aggiunto a un’assistenza di tipo non solo medico, ma anche sanitario. Dal punto di vista psicologico, invece, quali sono le risposte che i cittadini possono trovare in farmacia, sia come sostegno, ma anche per prevenire i disagi psichici?

Per il 77% degli italiani, la pandemia e le diverse limitazioni che hanno dovuto rispettare, hanno avuto un impatto notevole sul loro benessere fisico e mentale. Ansia, stress, irrequietezza, timore di essere contagiati, paura per la propria salute e per la vita dei cari, ma anche incertezza per il futuro, paura della solitudine. Senza trascurare l’impennata di casi di disturbi del comportamento alimentare.

Un servizio prezioso

Non siamo più in emergenza, ma le conseguenze di certi stati d’animo che hanno inciso profondamente nella psiche di molti cittadini sono ancora percepibili. Oggi, dunque, le farmacie si sono organizzate e, oltre al loro ruolo classico di distribuzione dei farmaci, mettono a disposizione dei cittadini un’equipe di professionisti, tra i quali lo psicologo.

L’efficacia dello Psicologo in Farmacia è stata dimostrata in questi anni attraverso una preziosa collaborazione tra farmacisti e psicologi che hanno svolto un lavoro sinergico mirato al benessere dei cittadini.

Sull’onda di un’esperienza avvenuta in tempi non sospetti che ha decretato l’importanza e la necessità di una collaborazione tra farmacia e psicologi, Fiorella Palombo Ferretti, psicologa, psicoterapeuta e neuropsicologa, con lungimiranza e attenzione verso un’urgenza tangibile, ha fondato l’Associazione nazionale psicologi in farmacia (Anpif), ente del quale ora è anche presidente.

Sostenitrice dell’importante ruolo sociale della farmacia come riferimento territoriale, Palumbo Ferretti premia l’inserimento del servizio di psicologia in farmacia come un’opportunità sia per i cittadini sia per i professionisti. «In questo modo si valorizza l’interprofessionalità e la multidisciplinarietà dell’equipe che può offrire alle persone la risposta adeguata e completa a una richiesta di aiuto.

In particolare, Anpif è uno spazio virtuale di incontro tra farmacista e psicologo dove trovare le indicazioni giuste per l’organizzazione del lavoro. Abbiamo fortemente voluto che in farmacia ci fosse un momento dedicato alla psicologia e ora Anpif mette in contatto gli psicologi con le farmacie, iscritti all’Associazione, che hanno riconosciuto il bisogno da parte di un’utenza sofferente, sia da stress post traumatico, sia di altri disagi e malesseri che, di certo, il Covid ha amplificato» spiega.

Delineare le linee guida

Il servizio dello psicologo in farmacia è autorizzato e riconosciuto, ma non ancora regolamentato. «Per questo motivo l’Anpif si è adoperata per definire le linee guida del servizio, sulla base delle buone pratiche, per consentire alle farmacie di lavorare in sicurezza dal punto di vista normativo e per tutelare sia l’utente sia il professionista» spiega la dottoressa Palombo Ferretti. Secondo le linee guida, per esempio, è fondamentale la sinergia tra psicologo e farmacista che, nel rapporto di fiducia con l’utente, è il primo a intercettare un eventuale bisogno psicologico.

«Sono state elaborate e approvate specifiche linee di indirizzo, di concerto con il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (Cnop), con i rappresentanti del ministero della Salute, degli Ordini degli psicologi e dei farmacisti e delle associazioni Federfarma e Assofarm, in rappresentanza delle farmacie comunali – spiega la dottoressa – Tali linee stabiliscono regole comuni a livello nazionale per offrire e regolamentare un servizio di primo livello (parliamo di psicologia e di non psicoterapia, effettuata presso le strutture del Servizio sanitario pubblico o presso studi privati) a partire dalla contrattualizzazione degli psicologi che, in questo caso, sono autorizzati a lavorare in un presidio sociosanitario di prossimità che è al tempo stesso attività commerciale.

La farmacia non può procacciare la clientela, ma si adatta a un modello biopsicosociale, riconoscendo che l’individuo è un essere complesso e, per la sua comprensione, richiede un approccio attraverso una visione globale e un approccio mutlifattoriale. Quindi non solo medicine e integratori, ma anche la valutazione di un equilibrio a 360 gradi. Il paziente, inoltre, deve essere accolto nel miglior modo possibile per garantirgli il pieno agio e consentirgli anche di seguire le sedute in un luogo che garantisca anche riservatezza e privacy» aggiunge infine.

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