Le patologie cardiovascolari rappresentano ancora oggi uno dei principali problemi di salute pubblica. Basti pensare che con quasi 20 milioni di decessi annui a livello globale rappresentano la principale causa di mortalità del Vecchio Continente, drenando ben il 25% delle risorse sanitarie complessive.

La situazione italiana

Il numero di over65 che nel nostro Paese presenta una patologia cronica è superiore al 60%: all’interno delle cronicità, le patologie cardio-metaboliche sono quelle più frequenti.

Una corretta gestione di queste patologie richiede non solo terapie efficaci ma un’attenta aderenza alle terapie da parte dei pazienti, chiamati ad attenersi anche a controlli periodici.

Ciò nonostante, circa un paziente su 2 non aderisce correttamente alle cure tanto che la scarsa aderenza terapeutica viene considerata un fattore di rischio cardiovascolare occulto che si aggiunge a quelli già noti: stili di vita scorretti, diabete, ipertensione, dislipidemia.

La campagna SIPREC

La Società italiana per la prevenzione cardiovascolare – SIPREC, insieme al Gruppo Servier Italia ha lanciato la nuova campagna di sensibilizzazione, “Affetti Desiderati” proprio per ribadire l’importanza dell’aderenza terapeutica per la gestione delle patologie cardiometaboliche.

La campagna utilizza la narrazione tipica delle dinamiche di coppia, solo che al centro della storia ci sono compresse e pazienti. Trascurate dai pazienti, le pillole si impegnano a renderli edotti del fatto che gli effetti indesiderati di una cattiva aderenza possono essere trasformati grazie a buone pratiche come costanza e impegno, in ‘affetti desiderati’ per la salute del cuore.

Al centro della campagna un video, ironico e divertente, e contenuti informativo-educazionali che verranno diffusi online fino a fine maggio attraverso i social aziendali e il portale ‘Al Cuore dell’Aderenza’ e, offline, con eventi ospitati a Napoli, Roma e Milano.

I ‘costi’ della mancata aderenza

Numerosi studi hanno dimostrato che una corretta aderenza consente di ridurre del 20% le malattie cardiovascolari e addirittura del 35% la mortalità per tutte le cause. Ciò nonostante, molti pazienti incontrano difficoltà a seguire correttamente i trattamenti prescritti, compromettendo così la propria salute.

Si stima che l’aderenza diminuisca progressivamente con il passare del tempo: il 20% dei pazienti non aderisce correttamente alle prescrizioni dopo 1 anno, percentuale questa che tocca l’85% dei pazienti dopo 5 anni di trattamento.

Le ragioni della ‘non aderenza’ sono molteplici e vanno dalla complessità a seguire le terapie alla loro durata, alla dimenticanza, oltre che alla scarsa percezione che i pazienti hanno delle ripercussioni che una scarsa aderenza terapeutica può avere sulla loro salute.

Peraltro, la presenza di comorbidità comporta terapie che prevedono l’assunzione di numerosi farmaci e con essa la crescente difficoltà dei pazienti di seguire correttamente il trattamento.

La non aderenza determina, oltre a ripercussioni sulla salute dei singoli, importanti ricadute di carattere economico-sociale, e costi a carico del SSN.

Si stima che aiutare i pazienti ad aderire ai trattamenti prescritti consentirebbe di salvare la vita a circa 200mila pazienti riducendo le spese sanitarie di circa 125 miliardi di euro l’anno in Europa.

L’importanza di educare e motivare i pazienti a seguire le terapie

«La corretta aderenza terapeutica è fondamentale per il successo nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Educare e motivare i pazienti a seguire le terapie prescritte è cruciale per migliorare la loro prognosi e la loro qualità di vita. – ha sostenuto Massimo Volpe, Professore di Cardiologia dell’Università La Sapienza di Roma e Presidente di SIPREC, Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare È importante che i pazienti comprendano appieno l’importanza della terapia e siano supportati nel loro percorso di cura, affinché possano ottenere i migliori risultati possibili nella gestione delle malattie cardiovascolari».

«Anche quest’anno il Gruppo Servier in Italia rinnova il suo impegno a sostegno dell’aderenza terapeutica nelle malattie cardiovascolari con la nuova campagna ‘Affetti Desiderati’: siamo una delle prime aziende che 7 anni fa ha posto questo tema al centro del suo impegno – ha dichiarato Gilles Renacco, Presidente Gruppo Servier in Italia – Oggi siamo spronati più che mai dalle recenti evidenze che stimano che in Europa circa 200.000 decessi e il 9% degli eventi cardiovascolari potrebbero essere attribuiti a una scarsa aderenza alle cure».

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