Melanoma: rimborsata dal SSN la terapia combinata adiuvante Dabrafenib+Trametinib

Il Sistema Sanitario Nazionale rimborserà la terapia adiuvante combinata contro il melanoma Dabrafenib+Trametinib prodotta da Novartis. La decisione è stata presa qualche giorno fa dall’Agenzia italiana del farmaco, Aifa, che in questo modo ne riconosce l’efficacia innovativa.

La duplice combinazione farmacologica viene attualmente utilizzata come terapia adiuvante contro il melanoma, mutazione Braf positivo, al terzo stadio, in pazienti già trattati chirurgicamente. Dabrafenib+Trametinib si sono dimostrati efficaci nell’abbassare il rischio di ricomparsa del tumore nel 50% circa dei pazienti trattati.

I commenti

Paola Queirolo, direttore della Divisione melanoma, sarcoma e tumori rari dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano, così si espressa in merito ai due farmaci: “con la combinazione Dabrafenib+Trametinib, dopo la cronicizzazione della malattia nella fase avanzata (quarto stadio), possiamo aumentare la probabilità di guarigione dei pazienti con malattia in fase precoce (terzo stadio) e con mutazione Braf che potenzialmente hanno un maggiore rischio di recidiva”.

Il melanoma

Il melanoma è una patologia tumorale maligna della pelle e il suo tasso di crescita è in progressivo aumento in Italia: +3,4% per anno per quanto riguarda gli uomini, +2,8% nelle donne. Se diagnosticato precocemente, questo tipo di cancro cutaneo viene rimosso chirurgicamente in maniera completa e la prognosi a lungo termine è buona. In particolare, per i melanomi al primo stadio, la sopravvivenza a cinque anni è del 98% mentre è del 90% per le forme tumorali al secondo stadio. Nel caso invece che la malattia sia al terzo stadio (coinvolgimento dei linfonodi regionali), cosa che rappresenta il 15% circa delle nuove diagnosi di melanoma, la prognosi è nettamente peggiore.

Dabrafenib e Trametinib

Dabrafenib e Trametinib non sono i primi farmaci impiegati nella cura di questo tipo di melanoma ma, come ha sottolineato Michele Del Vecchio, responsabile dell’Oncologia medica melanomi, Dipartimento di Oncologia medica ed Ematologia, Istituto nazionale Tumori di Milano: “Le precedenti opzioni terapeutiche approvate avevano un alto livello di tossicità e scarsi vantaggi in termini di sopravvivenza”.