Oltre 310 milioni di euro per il secondo bando che ha come obiettivo il potenziamento della ricerca biomedica in Italia, come previsto dal Pnrr e grazie al finanziamento del NextgenerationEu dell’Unione Europea. Il bando ha preso avvio il 27 aprile 2023 e i fondi sono stati ripartiti su 5 macro-aree

Al via lo scorso 27 aprile 2023 il secondo bando, per un valore di oltre 310 milioni di euro, per potenziare il sistema della ricerca biomedica in Italia secondo quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e grazie al finanziamento dell’Unione Europea tramite i fondi del “NextgenerationEu”. Si tratta del secondo bando volto a finanziare la ricerca biomedica in Italia, legato all’investimento “2.1 – Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Ssn”; il primo era stato concluso il 28 ottobre 2022 con la pubblicazione della graduatoria definitiva.

La ripartizione dei fondi

Nel secondo bando, i fondi a disposizione sono stati suddivisi su 5 macro-aree di indagine.

  • 50 milioni di euro sono stati assegnati ai tumori rari per il rafforzamento della capacità di risposta dei centri di eccellenza presenti in Italia e l’introduzione di modelli innovativi che possano migliorare la qualità complessiva della presa in carico dei pazienti;
  • alle malattie rare sono state destinate risorse per oltre 3 milioni di euro (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso);
  • oltre 30 milioni di euro (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) sono stati assegnati alle malattie croniche non trasmissibili che, come è noto, determinano ricadute importanti sui sistemi sanitari e socio assistenziali, per finanziare progetti di ricerca su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia;
  • oltre 160 milioni di euro sono stati destinati a progetti di ricerca su innovazione in ambito diagnostico e terapeutico;
  • oltre 65 milioni di euro sono stati assegnati a progetti che mirano a colmare il gap tra ricerca e industria, con l’obiettivo di ridurre le tempistiche tra fase di scoperta e fase di messa a punto.