Risk management: cautelarsi contro eventi accidentali

L’attività del farmacista comporta importanti rischi, come errori clinici o l’errata dispensazione di farmaci. Ma non va mai dimenticata la possibilità di subire furti, rapine, incendi o attacchi informatici. Anche se non sempre ci si pensa, non si deve mai abbassare la guardia ed è importante una buona strategia di risk management

Il risk management è una parte cruciale di una governance efficace. È alla base della pratica quotidiana della farmacia e garantisce che la salute, la sicurezza e il benessere dei pazienti siano salvaguardati e che i rischi di esercizio siano ridotti al minimo. Nel contesto delle farmacie, la gestione del rischio è qualcosa che va oltre la sicurezza e gli errori di dispensazione. Infatti, implica anche di avere i necessari sistemi, processi e personale qualificato per ridurre al minimo la probabilità di fornire cure di scarsa qualità.

Risk management

I rischi legati all’attività

Come proprietario di una farmacia, o anche solo membro del team di persone che vi lavorano, è utile chiedersi quali siano i maggiori rischi nell’attività quotidiana che vanno oltre l’errore clinico o di dispensazione e che potrebbero causare danni ai pazienti e agli utenti dei servizi forniti. Quindi, bisognerebbe valutare come è possibile intervenire per mantenere il rischio al livello più basso possibile e anche cosa si potrebbe fare per ridurlo ulteriormente. Innanzitutto, nell’individuazione dei rischi sarebbe bene tener conto delle circostanze individuali all’interno della farmacia e comprendere i fattori centrali nella gestione del rischio e nella fornitura di servizi incentrati sulla persona. Questi potrebbero includere i servizi offerti dalla farmacia stessa, il personale che vi lavora e la loro conoscenza ed esperienza. Ma potrebbero riguardare anche la dimensione e la natura dell’attività, il numero di persone potenzialmente interessate da essa, l’eventualità che qualcosa vada storto, il probabile impatto sul paziente o sull’utente del servizio (tenendo conto della sua salute e della sua vulnerabilità).

I rischi esterni

Va comunque sempre ricordato che nella pratica della farmacia non ci sono solo i rischi associati alla gestione e alla dispensazione del farmaco. Infatti, possono nascere anche rischi finanziari per l’attività stessa e rischi fisici per tutti coloro che lavorano in farmacie e per i clienti presenti. Tra questi vanno inclusi i rischi che provengono dall’esterno come rapine e furti o collegati a eventi naturali e a particolari condizioni metereologiche. Non solo. Rischi importanti sono quelli che può comportare il crimine informatico, verso i quali le piccole imprese, come le farmacie, sono particolarmente vulnerabili. Questo può avvenire sotto forma di phishing, ransomware, attacchi denial of service, keylogging o altro. Qualunque sia la strada seguita, l’obiettivo è sempre il furto di dati.

Strategie di gestione dei rischi

Potrebbe sembrare aver senso che il livello di ogni rischio riscontrato debba essere in qualche modo ridotto. In realtà, non è così: esistono quattro diverse strategie di risk management per affrontare la gestione del rischio. Queste sono: mitigare, evitare, trasferire e accettare. La prima è probabilmente la strategia di gestione del rischio più comune: si cerca di controllare il rischio e di portarlo a un livello ritenuto accettabile. Questo può essere ottenuto tentando di ridurre la probabilità che un evento accada o la gravità del risultato di tale accadimento. Nella strategia “evitare” si identifica l’esistenza del rischio e si scelgono azioni che vanno oltre la semplice mitigazione, evitando tutte le azioni che potrebbero dar luogo a quel rischio. Per esempio, se la vostra farmacia sta pensando di offrire alcuni servizi aggiuntivi e temete che il personale non sia in grado di fornirli in modo sicuro, potreste decidere che sia meglio abbandonare l’idea. Le strategie “trasferire” e “accettare” implicano di avere un’assicurazione contro il rischio. D’altra parte, tutte le farmacie sono obbligate a dotarsi di un’adeguata copertura assicurativa. In alcuni casi, i proprietari potrebbero voler stipulare un’assicurazione aggiuntiva per coprire problemi specifici per i quali ritengono che esistano rischi e che questi rischi potrebbero non essere gestiti in modo adeguato. Come si intuisce dal nome, nella strategia “accettare” si riconosce l’esistenza del rischio ma non si intraprende alcuna azione per evitarlo, trasferirlo o mitigarlo.

Un’attenzione costante

Una volta valutati i vostri rischi e messe in atto strategie per minimizzare la possibilità che qualcosa vada storto, dovete comunque avere una consapevolezza costante del rischio, tenendovi aggiornati sulle segnalazioni di incidenti accaduti altrove, rafforzando gli ideali di apertura e cercando attivamente il potenziale di rischio per ridurlo nella vostra pratica quotidiana. Avere una buona cultura della sicurezza significa anche condividere le informazioni apertamente e liberamente con il proprio team e attuare un trattamento equo per il personale quando si verifica un incidente.