Stress psicologico e salute della pelle

cosmesi antiageRecenti studi condotti dall’Università medica di Iwate (Giappone) hanno evidenziato che esiste un legame tra lo stress psicologico e la funzione barriera della permeabilità epidermica. Lo stress sembra abbassare la funzione barriera e rallentare i processi di autoriparazione.
I disturbi cutanei sono vissuti come problema estetico e possono arrivare a causare disagio psicologico, ma è vero anche il contrario, cioè lo stress stesso è implicato come fattore scatenante o aggravante in varie alterazioni della pelle. Esiste ormai una disciplina, la psiconeuroendocrinoimmunologia, o PNEI, che spiega biologicamente rapporti di questo tipo, un po’ come in modo diverso vuol fare la psicosomatica: già qualche decennio fa è stato detto che la pelle è l’organo dove più si rivelano le emozioni. E non è strano, considerando che la cute è molto più di una “semplice” barriera contro aggressioni esterne, ma un vero e proprio organo, anzi quello di maggiori dimensioni, con funzioni complesse e vitali quali impedire la disidratazione, mantenendo quella quota di circa il 65 per cento di acqua che compone il nostro corpo. Proprio in relazione a questo meccanismo ricercatori di San Francisco hanno trovato una possibile spiegazione dell’azione dello stress.
La chiave è rappresentata dai glucocorticoidi, gli ormoni dello stress ACTH e cortisolo prodotti attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e rilasciati in quantità maggiore in quanto coinvolti nella reazione di allarme e di fuga. Diverse ricerche hanno mostrato che situazioni di disagio psicologico scatenano o aggravano forme cutanee quali psoriasi, dermatite atopica, eczemi.