Sviluppato a Zurigo un nuovo antibiotico contro i batteri resistenti

Un team di ricercatori dell’Istituto di chimica dell’Università di Zurigo e condotto da Katja Zerbe, è riuscito a sviluppare una classe di antibiotici del tutto nuova in grado di attaccare e di eliminare numerosi ceppi di batteri patogeni per l’uomo. I risultati del lavoro di ricerca degli scienziati svizzeri, svolto in collaborazione con la società biofarmaceutica Polyphor, permettono quindi di sperare nel superamento della pericolosissima antibiotico-resistenza, fenomeno che sta causando decine di migliaia di morti all’anno nella sola Europa e che desta allerta in tutto il pianeta per le possibili disastrose conseguenze prevedibili nel prossimo futuro.

Il nuovo prodotto, che ha un meccanismo di azione diverso da quello degli antibiotici attualmente in uso, verrà ora testato clinicamente. Katja Zerbe ha affermato in merito: “Per la prima volta dopo tanto tanto tempo abbiamo sviluppato una classe di antibiotici che agiscono con un nuovo meccanismo”.

Si tratta in pratica di antibiotici sintetici capaci di eliminare i batteri distruggendo la loro membrana esterna grazie ad una interazione con le proteine. Agiscono contro i batteri gram-negativi che sono provvisti di una parete sottile e che sono particolarmente resistenti nei confronti degli antibiotici ‘tradizionali’.

“Abbiamo provato in tutti i modi ma non siamo riusciti a provocare delle resistenze. Quindi la speranza è che ciò non succeda tanto in fretta”,  ha dichiarato Katja Zerbe.

In quanto responsabili di gravi infezioni (setticemie, polmoniti), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera i batteri gram-negativi particolarmente pericolosi.

Questi nuovi antibiotici non devono però essere impiegati in modo diffuso, ma devono essere utilizzati solo in determinati casi. Precisa infatti Katja Zerbe che si tratta di: “farmaci pensati per essere impiegati come ultima spiaggia e da conservare solo per i casi più difficili che non reagiscono agli altri antibiotici”.

Infatti, la prospettiva che un uso indiscriminato dei nuovi principi attivi possa provocare ulteriori resistenze da parte dei batteri fa paura e obbliga alla massima cautela nell’uso di questi innovativi agenti anti-batterici.