Nel 2020 in Italia le nuove diagnosi di tumore al polmone sono state 41mila, confermando il carcinoma polmonare al primo posto tra le patologie neoplastiche tra gli uomini e la terza per incidenza nelle donne. La prevenzione rimane la strada maestra: per questo l’Istituto nazionale dei tumori di Milano promuove il progetto RISP: per partecipare, occorre essere un forte fumatore o un ex fumatore e avere tra 55 e 75 anni

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il fumo di tabacco rappresenta la più importante causa di morte evitabile in tutti i Paesi ad alto reddito. Ogni anno nel mondo il consumo di tabacco causa circa 6 milioni di decessi, che, in assenza di contromisure efficaci, sono destinati a raggiungere gli 8 milioni entro il 2030.

L’impatto del fumo sulla salute

Il fumo aumenta di 10 volte il rischio di morire per enfisema polmonare, raddoppia quello di avere un ictus e aumenta da due a quattro volte quello di essere colpiti da un infarto. Inoltre, le sostanze cancerogene contenute nel fumo sono responsabili di circa il 90% dei tumori polmonari, ma anche della maggioranza dei tumori del cavo orale, laringe e vescica. Oltre un terzo dei decessi imputabili al fumo è compreso tra i 35 ed i 69 anni di età.

L’impatto del fumo non è solo rappresentato dai suoi costi in termini di vite umane: la sua incidenza economica è ragguardevole. Nel 2010 in Italia i costi sanitari impiegati a curare le conseguenze di questa abitudine sono stati pari a 7,5 miliardi di euro. Stante la maggiore informazione, nel nostro Paese i fumatori sono, ancora oggi, circa 11 milioni (pari al 26% degli uomini e 17% delle donne). In questo caso, ancor più che in altri, cruciali gli screening e la diagnosi precoce.

Il tumore al polmone

Rappresenta la prima causa di morte per cancro a livello globale. Nel 2020 in Italia le nuove diagnosi sono state 41 mila, confermando il carcinoma polmonare al primo posto tra le patologie neoplastiche tra gli uomini e la terza per incidenza nelle donne. La prevenzione rimane la strada maestra.

Il programma di screening RISP

Per rispondere a questa esigenza, l’Istituto nazionale tumori attraverso la Rete italiana di Screening Polmonare (RISP) offre un programma di screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore al polmone mediante TAC spirale a basso dosaggio, che si prefigge, in una fase iniziale, di reclutare 10 mila soggetti ad alto rischio.

Per partecipare allo screening, promosso da WALCE Onlus e patrocinato da Federfarma,  bisogna avere un’età compresa tra i 55 e i 75 anni, essere un forte fumatore, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno per 30 anni, oppure essere un ex forte fumatore da massimo 15 anni. Per la partecipazione, è sufficiente iscriversi su questo portale specificando il centro presso il quale si vuole essere seguiti.