Federfarma e Federfarma Servizi propongono un network dei farmacisti: la rete delle reti

Marco Cossolo: "Fare rete permetterà alle farmacie che vogliono rimanere indipendenti di essere protagoniste" anche nel nuovo scenario

Per mettere a punto una rete efficace e capace di dare risposte all’altezza all’ingresso dei (grandi) capitali, Federfarma e Federfarma Servizi hanno annunciato il varo di uno studio «che disegni la situazione dell’aggregazioni tra farmacie e, più in generale, dell’intera distribuzione del settore».

Marco Cossolo: “Fare rete permetterà alle farmacie che vogliono rimanere indipendenti di essere protagoniste” anche nel nuovo scenario

Il consolidamento e la crescita del «sistema di sinergie fra la farmacia e le società di distribuzione» infatti sono ritenuti dalle due associazioni passaggi fondamentali del percorso di adeguamento delle croci verdi italiane agli inediti scenari aperti dal Ddl Concorrenza.

Un network competitivo in tema di aggregazioni di farmacie

Lo scopo è, come accennato, quello di identificare «gli strumenti più adatti» alla realizzazione di un network competitivo alla luce delle riflessioni del presidente di Federfarma Marco Cossolo e del numero uno di Federfarma Servizi Marco Mirone. «Le migliaia di farmacie aggregate in cooperativa costituiscono una risorsa importante, capace di rinforzare la rete delle farmacie e dare slancio allo sviluppo del servizio farmaceutico fornito ai cittadini. Fare rete permetterà alle farmacie che vogliono rimanere indipendenti di essere protagoniste anche nel nuovo scenario», ha detto il primo.

Mentre, dal canto suo, Mirone ha sottolineato che «le reti di farmacie rappresentano il vero punto di forza a disposizione dei titolari per garantire l’indipendenza e la loro libertà», in antitesi con altre recenti esperienze aggregative.

Più in concreto, le due sigle hanno lavorato di concerto con una società di consulenza per ideare «una rete delle reti che possa riunire in un unico simbolo tutte le migliori esperienza delle varie forme aggregative di farmacie attualmente presenti nel panorama italiano».

Il presupposto, esplicitato da Mirone, è che «con l’approvazione della legge sulla Concorrenza cambia radicalmente lo scenario della farmacia italiana. Se si vogliono garantire e, se possibile, migliorare gli standard qualitativi offerti, indipendentemente dalle dimensioni e dalla posizione sul territorio, è indispensabile procedere (…) verso forme aggregative che consentano ai titolari di confrontarsi senza timore con le catene di farmacie di proprietà di un unico soggetto, forti di importanti risorse finanziarie e (…) coordinate nella loro attività».

È solamente attraverso una Rete delle Farmacie Indipendenti che al farmacista è data oggi la chance «di prevalere sul mercato attraverso la sua arma migliore: la professionalità».