A partire dal 19 luglio, le gliflozine saranno disponibili in farmacia. I medicinali saranno prescrivibili con ricetta ripetibile, senza piano terapeutico, e a carico del SSN. La delibera dell’AIFA è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Una svolta significativa per i pazienti affetti da malattia renale cronica che potranno gestire in maniera più semplice ed efficiente il percorso di cura, con minori liste di attesa.
Circa il 10% della popolazione adulta è affetta da malattia renale cronica, questa condizione rappresenta una delle principali sfide per la sanità pubblica.
La riclassificazione delle gliflozine dalla fascia A-PHT alla fascia A, e il loro arrivo in farmacia, hanno riscontrato pareri positivi, sono numerosi i protagonisti della sanità che applaudono.
Per gli specialisti il provvedimento di AIFA implica una riduzione significativa degli adempimenti burocratici, poiché l’eliminazione del piano terapeutico consente di recuperare tempo prezioso da dedicare alla pratica clinica. Questo significa, parallelamente, promuovere l’ottimizzazione dell’attività ambulatoriale. L’alleggerimento delle pratiche amministrative favorirà una gestione più fluida dei pazienti e contribuirà a ridurre le liste d’attesa.
«Il provvedimento adottato da AIFA – spiega Luca De Nicola, presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e Professore Ordinario dell’Università Vanvitelli di Napoli – rappresenta una svolta concreta e attesa da tempo che la SIN ha contribuito a promuovere in maniera significativa. È una misura che va nella direzione di una medicina più vicina al paziente, più agile per i professionisti e più efficace nel contrastare la progressione della MRC. Snellire le procedure burocratiche – mantenendo sicurezza e appropriatezza – significa dare più spazio alla cura e alla relazione clinica, ridurre i tempi di accesso e favorire l’equità delle cure su tutto il territorio nazionale».
Per i pazienti, la novità si traduce in iter di cura più snelli. La possibilità di reperire i farmaci presso le farmacie territoriali con la sola ricetta del medico curante o dello specialista consentirà di ridurre il numero di visite non necessarie e i tempi di attesa, tutto questo favorirà una maggiore aderenza terapeutica.
La riclassificazione rafforza, inoltre, la continuità assistenziale e promuove una medicina territoriale più integrata. Infatti, i medici di medicina generale avranno un ruolo centrale: grazie alla possibilità di utilizzare la ricetta ripetibile, potranno gestire in autonomia una parte significativa del percorso terapeutico dei pazienti.
Come auspicato dalla SIN, affinché il beneficio di questa semplificazione normativa si traduca subito in vantaggi concreti, è necessario procedere con urgenza al recepimento formale del provvedimento.
«Affinché la riforma abbia un impatto uniforme e capillare su tutto il territorio nazionale – avverte Luca De Nicola – è fondamentale che le Regioni recepiscano tempestivamente le nuove disposizioni AIFA, così da dare una svolta positiva ai percorsi assistenziali. L’adozione pratica delle nuove modalità prescrittive inclusa la dispensazione in farmacia delle gliflozine in fascia A dovrà infatti essere accompagnata da indicazioni operative chiare e coerenti a livello regionale, così da evitare difformità applicative che rischierebbero di compromettere l’equità dell’accesso alle cure».
 
             
		