Veterinaria: un mercato in continua crescita

I proprietari di pet sono sempre più alla ricerca di alta qualità, formati più piccoli, alimenti dietetici a supporto di patologie specifiche che nei tradizionali canali dei prodotti per animali non è sempre semplice trovare

Nel 2019, il mercato dei prodotti per l’alimentazione di cani e gatti in Italia (canale grocery, petshop tradizionali, catene petshop) ha sviluppato un giro d’affari di 2.078 milioni di euro per un totale di 556.424 tonnellate di cibo vendute.

Secondo il Rapporto Assalco– Zoomark 2020, Alimentazione e cura degli animali da compagnia, prosegue il trend positivo del mercato a valore con un incremento del fatturato del +2,8% rispetto all’anno precedente. Il pet food si conferma un mercato in crescita a valore, con un tasso di sviluppo superiore a quello del Largo consumo confezionato che è stato pari a +1,7% nel 2019. A volume, il mercato del pet food è superiore al 2018 e anche al 2016, seppure non raggiunga il risultato del 2017. La crescita del mercato a valore superiore a quella a volume è spiegata dall’orientamento, da parte dell’acquirente, alla composizione di un carrello di maggior valore attraverso la scelta di prodotti premium, di alta qualità, formati più piccoli con un rapporto euro/kg più alto, alimenti dietetici a supporto di patologie specifiche nel canale specializzato e prodotti che cavalcano i trend emergenti (biologici, ancestrali, olistici, vegetariani/vegani, senza glutine, grain free, con un’unica fonte proteica, formulati con materie prime selezionate etc.).

Così, l’offerta dei negozi specializzati e delle farmacie risulta necessaria per integrare quella della Gdo, in quanto tali strutture commercializzano specifici alimenti con particolari fini nutrizionali, destinati ad animali da compagnia con problemi di salute (cardiopatie, epatopatie, problemi all’apparato urinario etc.), oltre a prodotti per l’igiene e antiparassitari specifici per la disinfezione degli animali e dell’ambiente domestico, non reperibili nella grande distribuzione, nonché farmaci veterinari.

Alimenti per cane e gatto

Nel 2019, tutti i principali segmenti (umido, secco, snack&treat) degli alimenti per cani e gatti hanno registrato un trend a valore positivo con l’anno precedente. Si è assistito a una ripresa della crescita degli alimenti umidi con un incremento di fatturato del +2,8%. Il segmento degli alimenti umidi è ancora il più importante, registra 999 milioni di euro circa che equivalgono al 48,1% di quota sul totale mercato. Il segmento degli alimenti secchi vale 893 milioni di euro e detiene il 43% di quota, composta per il 23,9% dal secco cane e per il 18,1% dal secco gatto.

Gli snack funzionali e fuoripasto (spuntini con obiettivi funzionali, per esempio per favorire l’igiene orale, o a caratterizzazione gastronomica, solitamente somministrati come ricompensa/ premio o, per esempio, anche solo per tenere occupato l’animale nella masticazione) continuano a mostrare dinamiche positive (+5,1% a valore) anche se in rallentamento rispetto agli anni precedenti.

Confezioni e format del mercato

Nel mondo degli alimenti per cani e gatti, il sacco e la lattina sono le confezioni che evidenziano le vendite maggiori cross canale (50,3% la quota a valore per il sacco e 21,7% la quota a valore della lattina).

Insieme coprono il 72% del fatturato del mercato e il 76% dei volumi. La bustina si conferma la terza tipologia di confezione vendite (16,6% la quota valore sul totale mercato), con una crescita trasversale su tutti i canali analizzati e sopra media mercato (+4,6% a valore e a volume). Le altre confezioni (vaschetta, scatola) coprono la rimanente parte del mercato. Un aspetto che accomuna tutti i canali riguarda il segmento degli alimenti umidi per gatto, dove l’incidenza dei formati minori di 120 g (monoporzione) si aggira intorno all’88% nei canali specializzati e supera il 92% nella Gdo.

Cosa guida il proprietario negli acquisti

Dallo studio appare evidente come l’attenzione verso il benessere dell’animale da compagnia sia una caratteristica trasversale, a prescindere dalla specie di appartenenza del pet e dalla tipologia di prodotto oggetto d’acquisto (alimentazione, accessoristica, igiene).

Avere a cuore il benessere del proprio animale da compagnia si concretizza per molti proprietari nel voler fornire al proprio pet non solo un’alimentazione calibrata sulle sue esigenze specifiche, ma anche una serie di prodotti che integrino la dieta e che rispondano a obiettivi funzionali (per esempio, igiene orale) o a caratterizzazione gastronomica, come i supplementi o gli snack.

L’attenzione al benessere dell’animale si riscontra anche nella ricerca del confronto con i professionisti del settore, ai quali si chiedono consigli su temi quali l’alimentazione.

Il tipo di alimentazione

Tra i proprietari che alimentano il proprio pet con prodotti confezionati, si è rilevato il tipo di alimentazione utilizzata, distinguendo tra:

  • alimenti confezionati di base, cioè senza specifica funzione o specifica indicazione della razza/ età/taglia del pet;
  • alimenti specifici, cioè alimenti destinati a specifiche razze, età, peso/taglia;
  • alimenti dietetici, quindi, con particolare fine nutrizionale a supporto di specifiche patologie;
  • alimenti speciali, intendendo tutte le altre tipologie quali i monoproteici, biologici, olistici, ancestrali, vegetariani e senza glutine.

I proprietari oggi alternano alimenti confezionati di base ad alimenti specifici o speciali o dietetici, dando al proprio pet una media di 3,5 alimenti diversi. Gli alimenti di base sono scelti dal 27% dei proprietari di cane e dal 30% di quelli di gatti.

Registrano un dato simile gli alimenti specifici per razze, stile di vita, età, taglie (28% per entrambe le specie animali), seguiti dagli alimenti monoproteici (16% per i cani e 10% per i gatti), dai biologici (5% e 9% rispettivamente) e dai dietetici (8% e 7%). Tutte le altre tipologie di alimentazione attualmente riportano percentuali di utilizzo ancora molto contenute e comprese tra 1% e 3%, a eccezione degli alimenti olistici che, nel solo caso dei gatti, registrano un 7%.

Informazioni e consigli

Per le scelte alimentari due proprietari su tre scelgono di acquistare alimenti speciali o di integrare la dieta dei propri animali con supplementi, prodotti per l’integrazione e snack dopo aver avuto un confronto con un professionista. Il veterinario e il farmacista veterinario giocano un ruolo importante per i proprietari over 35 anni, sia per gli alimenti sia per i supplementi/prodotti per l’integrazione/snack, mentre i più giovani (fino a 34 anni) si fanno consigliare dalla propria rete di amici e conoscenti.

In termini di canali d’informazione, internet è una fonte importante per oltre cinque acquirenti su dieci per l’acquisto degli alimenti speciali. Anche per quanto riguarda l’acquisto dei supplementi alimentari e/o gli snack, il 52% dei proprietari di cani e il 62% di gatti consulta internet prima di acquistare, cercando informazioni e consigli in merito al prodotto. Chi possiede il cane o il gatto da meno di un anno, fa affidamento a internet per informarsi sugli alimenti da acquistare (65%) rispetto a chi lo possiede da 2 anni e più (54%). Questo canale, inoltre, è più consultato tra i giovani fino a 34 anni, in particolare i social. Tra i canali tradizionali, la televisione è fonte informativa per il 18% dei proprietari di cani e il 20% dei proprietari di gatti per l’acquisto di alimenti speciali e supplementi alimentari/snack. Per l’acquisto degli alimenti le caratteristiche del pet (23% per i proprietari di cani e 19% di gatti) sono l’elemento più rilevante.