I funghi: un aiuto per stimolare il sistema immunitario

Ganoderma mushroom over white background

La medicina tradizionale cinese è una fonte inesauribile di conoscenze per la nutraceutica. È proprio da questa che abbiamo iniziato a conoscere i funghi terapeuticamente più validi originari dell’estremo Oriente

Nell’ultimo anno, a livello internazionale, i riflettori della fitoterapia e della nutraceutica si sono accesi su attivi vecchi e nuovi, noti e meno noti, indicati per il supporto del sistema immunitario e del trattamento delle infezioni virali. Numerosi gli input provenienti dal mondo della ricerca e della tradizione erboristica orientale. Infatti, per il numero degli studi clinici e per l’inestimabile patrimonio di conoscenze che compongono la Medicina tradizionale cinese (Mtc), la Cina resta una inesauribile fonte di ispirazione sia per la nutraceutica sia per la fitoterapia occidentale. Tra i protagonisti delle più recenti formulazioni, si impongono all’attenzione dell’Evidence-based-medicine oltre ad alcuni botanicals, dalla ben nota Echinacea all’Astragalo (Astragalus membranaceus) o ancora alla polivalente Liquirizia (Glycirrhiza glabra), anche un’altra categoria di attivi che provengono da un regno a sé stante del mondo naturale, quello dei funghi.

Secondo quanto suggerito dalla Mtc, tra i funghi terapeuticamente più validi vanno citati il Ganoderma lucidum (Reishi), la Lentinula edodes (Shiitake) e la Grifola frondosa (Maitake). Per lo più provenienti dall’estremo Oriente, si tratta di un gruppo eterogeneo di funghi superiori, di forma e dimensione variabile, che attualmente, trattandosi di specie rare ed essendo la loro reperibilità in natura variabile, vengono riprodotti con tecniche di coltivazione controllata e metodi di biotecnologia.

Le proprietà

Tra le proprietà più importanti attribuite ai funghi medicinali quella immunomodulante è sicuramente quella più interessante da un punto di vista terapeutico e, quindi, nutraceutico. Infatti, regolando le reazioni immunitarie, i funghi medicinali avrebbero la capacità di modulare la risposta immunitaria, stimolando il sistema immunitario in caso di carenza di difese e ipoattività, riducendone, al tempo stesso, l’eventuale “iperreattività” che può dare luogo a malattie di tipo autoimmune. Altrettanto importante l’attività adattogena di alcuni funghi medicinali, capaci di migliorare la capacità di “adattamento” dell’organismo umano allo stress e alla quotidianità, aiutandolo a superare stanchezza e astenia, ritrovando le energie psico-fisiche necessarie ad affrontare anche le sfide più impegnative. Considerando che le problematiche che affliggono l’apparato gastrointestinale sono a oggi tra le più diffuse, da non trascurare anche l’attività prebiotica (betaglucani), utile per assicurare alla flora microbica intestinale una crescita equilibrata e armoniosa. Completano la gamma di attività attribuite ai funghi medicinali anche quella antiossidante, ipoglicemizzante, ipotensiva ed epatoprotettiva.

I principi attivi

Pur precisando che ogni fungo possiede una propria composizione di nutrienti e microelementi decisamente varia, esiste per tutti i funghi medicinali un comune denominatore. Si tratta dei betaglucani, una classe di molecole polisaccaridiche, ampiamente diffuse nel mondo dei funghi e in quello dei vegetali. Si tratta di composti ad alto peso molecolare che, potendo assumere configurazioni molto diverse, sono in grado di esercitare attività biologiche molto diverse nell’organismo umano. Una delle più rilevanti e significative è sicuramente quella esercitata sul sistema immunitario. I betaglucani presenti nei funghi possiedono una particolare struttura (ne esistono anche nelle piante verdi con una struttura chimica che presenta catene laterali in posizione 1 e 4 anziché in 1 e 3) che consente loro di essere facilmente assorbiti attraverso la mucosa intestinale, dove, legandosi a specifici recettori di membrana delle cellule NK e dei macrofagi, favoriscono e stimolano l’attività di questo tipo di cellule immunitarie differenziate, attivando la funzionalità del sistema immunitario. Una delle ipotesi più accreditate vedrebbe il coinvolgimento anche dei linfociti T tra i siti d’azione dei betaglucani. Quest’ultimi si dimostrano capaci di stimolare anche la produzione di citochine, veri e propri messaggeri cellulari capaci di allertare il sistema immunitario in caso di necessità. Quindi, viene ottimizzata nel complesso la funzionalità immunitaria, permettendo all’organismo umano di essere pronto a fronteggiare le più svariate tipologie di infezione, da quella virale a quella batterica. Preziosa, ai fini di una maggiore protezione dell’organismo, anche l’efficace azione antibatterica e antivirale che contraddistingue molti dei funghi medicinali. Per esempio, alcuni studi ne hanno evidenziato la capacità di contrastare la proliferazione del virus dell’Hiv e la crescita del plasmodio della malaria. Tra gli altri principi attivi spiccano, per importanza, diversi altri eteropolisaccaridi quali i betamannani o i ciclofurani, aminoacidi come la lisina e il triptofano, le glicoproteine, alcuni enzimi, vitamine quali la D, la C e quelle del gruppo B, una rilevante varietà di minerali (potassio, magnesio, ferro, calcio) e diversi oligoelementi anche rari come il germanio. Particolarmente interessanti anche i terpenoidi, ad azione antinfiammatoria e antinfettiva, molto efficaci contro batteri e virus, utili nel favorire guarigione e recupero.