Ricorre oggi, 12 marzo, la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. In questa occasione, Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, è intervenuto a proposito dell’importante tema della violenza perpetrata ai danni del personale sanitario. Mandelli afferma che si tratta di «un fenomeno che riguarda l’intera collettività e, come tale, va contrastato e condannato senza se e senza ma. Difendere l’incolumità di chi è quotidianamente in prima linea per tutelare la salute delle persone è un atto doveroso, innanzitutto nei confronti degli operatori, ma anche dei cittadini ai quali vanno garantite la qualità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria».

Colpiti anche i farmacisti

Gli atti di violenza verso il personale sanitario, che si verificano con frequenza sempre maggiore, vedono spesso coinvolti anche i farmacisti, mentre essi «esercitano la loro professione al servizio dei cittadini, rappresentando il primo e più accessibile presidio sanitario sul territorio – prosegue Mandelli – A ciò si aggiungano gli episodi di furti e rapine subiti da farmacie e parafarmacie, bersaglio di malviventi, se non addirittura di ladri seriali, che agiscono anche durante il servizio al pubblico, mettendo a rischio l’incolumità di tutta la comunità».

Tutelare il personale sanitario

«Abbiamo da poco celebrato la Giornata del personale sanitario per ricordare l’impegno profuso da tutti i professionisti durante la pandemia: rendere onore a chi lavora instancabilmente per rispondere alle necessità dei cittadini vuol dire anche impegnarsi per tutelare, sempre e in qualsiasi contesto, il personale e le strutture del SSN che non possono e non devono essere in alcun modo oggetto di atti di violenza» conclude il presidente Fofi.