Una farmacia più vicina al paziente grazie alla tecnologia

L’automatizzazione e la velocizzazione di svariati compiti può liberare del tempo da dedicare ad altre attività e consentire al  farmacista di fornire un migliore supporto ai pazienti, integrandosi maggiormente nel loro ciclo di cura

In un futuro forse nemmeno tanto lontano, i farmacisti, grazie all’aiuto della tecnologia, avranno più tempo da dedicare ad attività diverse dalla dispensazione del farmaco e questo le porterà ad acquisire maggiore rilevanza nella gestione dei pazienti. Opereranno come responsabili della salute, aiutando i pazienti a gestire i trattamenti, forniranno consulenza per disturbi minori e offriranno servizi di sanità pubblica. Tuttavia, per arrivare a uno scenario in cui le farmacie potrebbero concentrarsi su attività di gestione della salute, è necessario attuare miglioramenti sia organizzativi sia tecnologici. Tecnologie come il sistema informatico per l’etichettatura e il controllo delle scorte e la produzione automatizzata dei dosaggi sono già utilizzate da decenni negli Stati Uniti e nel Regno Unito,  con il vantaggio di ridurre drasticamente le ore di lavoro dedicate alla selezione e allo stoccaggio delle medicine. Le opportunità che la tecnologia offre alla farmacia sono comunque diverse. Eccone alcune.

tecnologia

Supportare i pazienti nell’uso dei dispositivi indossabili

Con la diffusione di dispositivi indossabili dotati di sensori, le farmacie potrebbero assumere nuovi ruoli nella gestione della salute. Potrebbero aiutare i pazienti a interpretare i dati forniti dai loro dispositivi e suggerire correzioni o terapie utili per la loro salute. La decodifica dei dati del sensore potrebbe per esempio essere eseguita da diverse persone del team di farmacisti appositamente formate. E laddove il mix di competenze sia utilizzato efficacemente insieme all’innovazione tecnica, c’è la possibilità di liberare il tempo del farmacista per fornire altri servizi, come l’assistenza di base ai pazienti.

Terapie personalizzate e farmaci stampati

Le farmacie potrebbero ottenere una totale libertà nella personalizzazione delle terapie. Avendo accesso agli algoritmi basati sul cloud e alle soluzioni per la salute digitale, possono avere la stessa quantità e qualità di informazioni che sono a disposizione dei medici e  persino stampare farmaci su richiesta. Per esempio, la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha approvato un farmaco per l’epilessia contenente il principio attivo levetiracetam prodotto da stampanti 3D. La stampante crea il farmaco con la polvere, strato dopo strato, e questo, una volta ingerito, permette di farlo dissolvere più rapidamente delle pillole. Immaginate quanto veloce la distribuzione dei farmaci potrebbe essere con una stampante 3D in farmacia.

Studi clinici a livello di assistenza sanitaria

Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, effettuare studi clinici richiederà molto meno tempo e tali studi potrebbero essere resi accessibili alle farmacie e ai pazienti stessi. Per esempio, la società Atomwise utilizza supercomputer che estrapolano terapie da un database di strutture molecolari. Atomwise ha lanciato una ricerca virtuale di farmaci sicuri ed esistenti che potrebbero essere riprogettati per trattare il virus Ebola. Questa analisi, che in genere avrebbe richiesto mesi o anni, è stata completata in meno di un giorno. Immaginate come sarebbe efficace la creazione di farmaci se tali studi clinici fossero eseguiti al livello base dell’assistenza sanitaria, in particolare nelle farmacie.