Allarme scarsa aderenza terapeutica: le farmacie interverranno in aiuto dei pazienti con nuovi servizi

A partire dal 1 aprile prossimo diventerà operativo il progetto dedicato alla scarsa aderenza terapeutica di Federfarma e Regione Veneto che riguarda coloro che sono affetti da diabete o da broncopneumopatia cronica ostruttiva.

In questo modo questi pazienti verranno aiutati dalle farmacie più vicine a casa a comprendere e seguire meglio le prescrizioni terapeutiche messe in atto per la cura delle loro malattie. Tra pochi giorni, quindi, le farmacie vicentine potranno dare il via a questo nuovo servizio a favore della comunità. Seguire in modo corretto la terapia prescritta, la cosiddetta aderenza terapeutica, è infatti ovviamente necessario per curare nel miglior modo possibile la malattia di cui si soffre. Ma non sempre è facile e i pazienti hanno bisogno di aiuto.

L’aderenza alle terapie è scarsa

I dati disponibili in questo senso sono chiari e confermano la validità e la necessità del progetto: in Italia i malati cronici sono 24 milioni, ma l’aderenza alle prescrizioni è solo del 50-70%. Il costo di questa scarsa applicazione delle cure è elevatissimo e stimato intorno a 11 miliardi di euro l’anno. Si ritiene che con il progetto di Federfarma e Regione Veneto si potranno risparmiare circa 400 milioni di euro annui che diventerebbero probabilmente 4 miliardi se si facesse la stessa cosa a livello nazionale.

Sotto il profilo pratico, il sistema sanitario regionale segnalerà alle farmacie i pazienti che non seguono correttamente la terapia prescritta. La farmacia li contatterà e li aiuterà, con il loro consenso, ad essere più aderenti alle cure stabilite.

Il ruolo del farmacista

I pazienti diabetici con più di 18 anni e quelli affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva sopra i 45 anni di età potranno compilare un questionario messo a disposizione dalle farmacie indicando i motivi delle difficoltà che hanno nel gestire la propria terapia. Sulla base dei dati così raccolti, i farmacisti potranno intervenire in vario modo per aiutare i pazienti. Spiegazioni, chiarimenti, indicazioni per comprendere meglio le terapie prescritte sono, ad esempio, strumenti tramite i quali potranno agire in modo efficace nei confronti dei malati. Inoltre, i pazienti verranno istruiti ad usare correttamente dispositivi essenziali per la cura efficace della loro malattia (ad esempio i glucometri). I farmacisti potranno anche intervenire approfondendo i motivi della scarsa aderenza terapeutica e, quando necessario, esortare il paziente a consultare il proprio medico.

I commenti

Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Vicenza, ha dichiarato in merito: “Questo progetto rappresenta una novità assoluta a livello nazionale. Le farmacie vicentine sono in prima linea, come sempre quando si tratta di offrire alla cittadinanza nuovi servizi, ed essere un punto di contatto, presente in modo capillare nel territorio, tra la popolazione e il sistema sanitario”.

Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità, ha affermato in merito: “questo progetto conferma una volta di più il ruolo delle farmacie nel sistema sanitario territoriale in un’ottica di farmacia dei servizi che diventerà sempre più importante in futuro. Allo stesso tempo rappresenta un progetto innovativo, che potrebbe cambiare in meglio la gestione delle malattie croniche da parte di migliaia di pazienti, e su questo obiettivo abbiamo trovato nelle farmacie una grande sensibilità“.