Al via un progetto europeo contro furto e riciclaggio di medicinali

Coordinato dall’Agenzia italiana del Farmaco e avviato ufficialmente lo scorso novembre, il progetto europeo MEDI-THEFT ha come obiettivo primario quello di contrastare il furto e il riciclaggio di medicinali attraverso una piattaforma dedicata che consenta la condivisione e l’analisi dei dati su casi di furto e riciclaggio occorsi a livello europeo

Il fenomeno dei furti e del riciclaggio di medicinali negli ultimi anni è stato caratterizzato da un trend in continua ascesa, sia per via dell’elevato valore dei farmaci sia per le difficoltà di accesso ancora oggi presenti in numerose aree geografiche del mondo.

Furto di medicinali, lo scenario europeo e italiano

Anche l’Italia, così come altri Stati Membri dell’Unione Europea, ha sperimentato una significativa incidenza di questi fenomeni. Basti in tal senso pensare all’Operazione Vulcano del 2014, operazione che ha consentito di individuare e smantellare un consolidato traffico illegale di medicinali rubati, sottratti in diversi ospedali italiani, poi reintrodotti nel mercato legale con una falsa documentazione attraverso operatori non autorizzati. Alla luce di un’operazione come quella e, soprattutto dei pericoli che interventi di questo tipo possono determinare sulla salute dei cittadini, è stato messo a punto un progetto di carattere europeo, il MEDI-THEFT, acronimo di Data sharing and Investigative Platform against Organised Thefts of Medicines.

Il progetto MEDI-THEFT

Il progetto è coordinato dal garante italiano per i medicinali ed è stato ufficialmente avviato lo scorso novembre, con una prospettiva biennale, fino all’ottobre 2023. L’iniziativa si propone di estendere le buone pratiche messe in campo dall’Italia a livello europeo, contrastando in maniera più sistematica e capillare il fenomeno del furto e del riciclaggio di medicinali. In tal senso è stata progettata e realizzata una piattaforma dedicata che permetta la condivisione e l’analisi dei dati sui casi di furto e riciclaggio di medicinali occorsi a livello europeo.

Soltanto una condivisione trans-nazionale e investigazioni congiunte a livello internazionale possono consentire infatti di identificare le modalità con cui operano le organizzazioni criminali (basti pensare che farmaci rubati in un Paese vengono generalmente riciclati in altri Paesi), così da poter definire efficaci misure di prevenzione.

MEDI-THEFT, i partner

I partner del progetto (agenzie di regolazione sui medicinali, forze di polizie, aziende farmaceutiche e enti di ricerca) collaboreranno nello sviluppare una piattaforma ad hoc attraverso la quale implementare un sistema strutturato di condivisione e analisi dei dati. L’iniziativa è finanziata dall’Internal Security Fund Programme e vede tra i partecipanti, oltre ad Aifa, che coordina il progetto, la Fondazione SAFE, l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), Affordable Medicines Europe (AME), le agenzie regolatorie di Serbia (ALIMS) e Montenegro (CInMED) e l’Arma dei Carabinieri.