Rilevazioni demografiche sull’utilizzo delle medicine non convenzionali in Italia

L’Associazione Medica italiana di Omotossicologia è stata una delle principali Associazioni di Medicine Non Convenzionali italiane che hanno partecipato al round-up organizzato dall’Associazione per la Persona ONLUS-Ente Morale, al fine di riportare un po’ d’ordine tra incertezze e fraintendimenti epistemologici, etici, ontologici e logici generati dal dibattito su Medicine Tradizionali, Complementari e Alternative.

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Oltre a Cesare Santi, presidente di AMIOT, al dibattito hanno preso parte Antonella Ronchi, presidente di FIAMO – Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati; Adele Alma Rodriguez, presidente di LUIMO – Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”; Daniela Giacchetti, presidente di Sifit – Società Italiana di Fitoterapia; Laura Borghi, presidente di SIMA – Società Italiana di Medicina Antroposofica; Simonetta Bernardini, presidente di SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata; Antonio Morandi, presidente di SSIMA – Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica.

“Ciò che auspichiamo è un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche nel veicolare correttamente le informazioni sulle medicine non convenzionali”, ha dichiarato Cesare Santi.

Ai presidenti della associazioni partecipanti sono state poste alcune specifiche domande riguardo le criticità e le prospettive sulle Medicine Non Convenzionali In Italia.  Le conclusioni emerse sono state poi raccolte in una pubblicazione sulla testata “Advanced Therapies” di Nuova Ipsa Editore.

Nello specifico, si è chiesto a ogni Associazione di approfondire e chiarire la propria posizione su alcuni aspetti quali ad esempio il trend di accesso alle Medicine Non Convenzionali da parte della cittadinanza, gli strumenti più adeguati per promuoverle, le criticità e le prospettive che il settore presenta per il futuro, l’ipotesi di una Legge Quadro Nazionale sulle Medicine non Convenzionali e Complementari.

In Italia negli ultimi anni è aumentata la diffusione delle MNC: circa il 14,5% della popolazione ricorre a questi metodi di cura, ben l’82,5% ne ha sentito parlare, e il 16,2% ha utilizzato un medicinale omeopatico almeno una volta nell’anno.

“L’incremento del ricorso alle Medicine Non Convenzionali è dovuto a una sempre maggiore presa di responsabilità da parte degli individui circa le strategie terapeutiche, e soprattutto a modalità relazionali medico/paziente ben più sensibili alle esigenze del singolo paziente”, è il commento di Paolo Roberti di Sarsina, medico psichiatra esperto in MNC e membro del Comitato scientifico dell’AMIOT.