Leggera crescita per il mercato dei farmaci d’automedicazione

Il mercato dei farmaci di automedicazione si risolleva dopo alcuni anni caratterizzati da una crescita molto modesta del fatturato. Segnali positivi, dunque, per i farmaci senza obbligo di prescrizione, il cui mercato ha chiuso il 2015 con un aumento del fatturato del 3,2% e con oltre 304 milioni di confezioni vendute, come mostra l’analisi condotta da Federchimica – Assosalute sui dati forniti da IMS Health.

mercato vendite euro

Questa parziale inversione di tendenza può essere motivata dall’aumento delle sindromi influenzali e da raffreddamento registrato lo scorso inverno. Nell’ultimo bimestre dell’anno si sono comunque registrati consumi inferiori rispetto alle previsioni d’autunno.

Si può osservare in ogni caso un andamento contrapposto tra le due classi di medicinali in cui si suddividono i farmaci senza obbligo di prescrizione: OTC, ovvero le specialità di automedicazione, per i quali è consentita la comunicazione pubblicitaria, e farmaci SOP, per i quali tale comunicazione è vietata. Mentre il consumo di confezioni di OTC è lievemente cresciuto, i volumi dei SOP hanno invece registrato una diminuzione.

Il canale principale per l’acquisto dei medicinali senza obbligo di prescrizione resta la farmacia, mentre canali alternativi come la parafarmacia e i corner dedicati nella GDO costituiscono una quota di mercato inferiore al 10%. Infine, si può osservare come i farmaci con maggiore volume di acquisto siano quelli contro le affezioni dell’apparato respiratorio, gli analgesici e i farmaci per l’apparato gastrointestinale (oltre il 74% dei consumi e il 67% della spesa).

“Nel 2015 si è finalmente arrestata l’erosione dei consumi degli anni precedenti. Da un lato ciò premia gli sforzi compiuti dalle aziende nel rinnovamento dell’offerta e nell’innovazione delle formulazioni e dei dosaggi. D’alto canto, occorre ancora rafforzare il riconoscimento del valore industriale, economico e sociale di questo settore. È necessario un confronto continuo con le istituzioni e una solida collaborazione con gli stakeholder. Per questo Assosalute sostiene l’importanza della corretta comunicazione ai cittadini, per valorizzare il ruolo del settore nel favorire la sostenibilità del Sistema Sanitario e nell’allargare l’offerta verso aree terapeutiche o principi attivi disponibili come medicinali da banco in altre realtà internazionali ma non in Italia”, ha commentato Agnès Regnault, presidente di Federchimica – Assosalute.