Progetto nazionale sull’aderenza alla terapia negli over 65

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Farmacia amica dell’anziano – Fare aderenza” è il progetto nazionale che verrà avviato anche a Verona a partire da novembre in 78 farmacie associate alla Federfarma locale. Il progetto, presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede di Federfarma Verona, è promosso dall’Università di Brescia in collaborazione con Federfarma Verona, Federfarmaco, Federanziani, Fimmg (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), e con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti e dell’Agifar (Associazione Giovani Farmacisti) di Verona.

relatori aderenza alla terapia a Verona

Migliorare l’aderenza in modo scientifico

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare l’aderenza alla terapia, detta anche compliance, di anziani over 65. I “partecipanti”, pazienti cronici poco “aderenti”, che non assumono cioè scrupolosamente i medicinali prescritti dal medico, saranno reclutati attraverso colloqui mirati e un apposito questionario scientificamente validato (Morisky), somministrato in farmacia, e saranno scelti tra quelli in terapia cronica per ipercolesterolemia in trattamento con una statina oppure ipertensione in trattamento con Ace inibitori/sartani/diuretici. I pazienti saranno poi monitorati per oltre 6 mesi con l’ausilio di una apposita piattaforma informatica, e l’invio personalizzato di sms di ricordo assunzione farmaco, oltre che di un applicativo in grado di segnalare anche l’incompatibilità fra i vari farmaci assunti e l’incompatibilità con allergie. A fine percorso verrà ripetuto il test Morisky per valutare il livello di miglioramento raggiunto dal paziente.

La validità della statistica e il risparmio tra gli obiettivi

La farmacia diventa così un punto focale per la sanità nel controllo dell’aderenza, offrendo al paziente un supporto per la corretta applicazione della cura prescritta dal medico, senza sostituirglisi in alcun modo, ma operando in sinergia con lui. Al termine del progetto dello studio sarà poi quantificato a livello scientifico il valore dell’intervento operato dal farmacista e in quale misura esso abbia influito sul miglioramento della compliance. Lo studio porrà la sua attenzione anche alla contrazione della spesa sanitaria che, secondo le stime, potrebbe arrivare a 15 miliardi di euro. Il risparmio derivante dall’aderenza alla terapia si sviluppa a seguito della riduzione delle complicanze, dei costi di pronto soccorso e ospedalizzazione in virtù di una cura adeguata fin dagli stadi iniziali della patologia.

“Il progetto è mirato all’ottenimento di una significatività statistica che misurino il valore della professionalità del farmacista, da sempre uno dei protagonisti attivi nella gestione della Sanità , ma il cui valore non è ancora stato scientificamente riconosciuto.

L’Università di Brescia è il centro coordinatore di questo studio nazionale che vede coinvolte oltre a quelle di Verona e Brescia altre due province italiane attualmente in fase di svolgimento delle complesse procedure per l’accesso al progetto al termine del quale si stima che saranno coinvolte circa 300 farmacie e 1.800 pazienti”, ha dichiarato Maurizio Memo, sperimentatore scientifico del progetto.

“Troppo spesso in farmacia verifichiamo che le persone, soprattutto anziane, non seguono la terapia e ci sentiamo quindi coinvolti quotidianamente nella gestione della loro salute, ed è per questo che abbiamo aderito con estrema convinzione a questo studio innovativo e unico nel suo genere!”, ha commentato Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona.

Tutto il progetto si basa sulla capacità di consulenza interattiva del farmacista: è per noi dunque particolarmente importante perché per la prima volta in Italia il ruolo professionale e relazionale del farmacista acquisisce una valenza scientifica riconosciuta e sottolineata dallo sperimentatore”, ha infine dichiarato Arianna Capri, vicepresidente di Federfarma Verona e coordinatrice veronese del progetto.