Benessere e salute sono temi al centro dell’attenzione del consumatore moderno, che sta cambiando il proprio approccio verso questi ambiti. Un trend colto dall’industria, dalle farmacie, ma anche da altri canali come la grande distribuzione.

Se ne è parlato nel corso di una tavola rotonda organizzata da Retail4Pharma, moderata da Roberto Adrower, professore di marketing farmaceutico, consulente, farmacista Università Sapienza Roma, alla quale hanno partecipato Alessandro Colombo, general manager di Biocure PiLeJe, Andrea Dodi, general manager di Gabbiano e Michela Franzosi, responsabile Coop Salute Coop Italia.

«Il 70-75% delle persone – ha dichiarato Adrower – ha un’attenzione particolare verso i temi legati alla salute. Cogliendo questo tipo di esigenza, le aziende stanno trasformando la propria offerta per rispondere sempre meglio ai bisogni dei consumatori». I relatori hanno quindi riportato la propria esperienza sul campo, evidenziando le differenze strategiche adottate per il canale farmacia e la grande distribuzione.

Farmacista sempre più riferimento per la salute

A supporto di una strategia che risponde al bisogno di salute dei consumatori, Alessandro Colombo ha citato alcuni dati.

«Vorrei riportare la mia esperienza sia come general manager di Biocure PiLeJe, sia come esponente del board di Integratori & Salute» ha dichiarato. Biocure PiLeJe è la filiale italiana di una multinazionale francese, che opera da trent’anni nel mercato degli integratori alimentari.

«Abbiamo un portafoglio prodotti molto tecnico, che distribuiamo esclusivamente tramite le farmacie. Secondo una ricerca di Future Concept Lab, realizzata per Integratori & Salute, il 64% degli italiani considera la salute il primo valore, al secondo posto indica l’ambiente e al terzo il cibo, inteso come sana alimentazione.

Altre ricerche mettono in luce che circa il 70% degli italiani cerca di avere un comportamento proattivo nei confronti della salute. C’è quindi una spinta da parte della popolazione a cercare soluzioni per la salute e il benessere.

Questo anche per quanto riguarda le persone a cui rivolgersi ed è molto significativo che i principali punti di riferimento siano medici e farmacisti. Quest’ultima figura, dal 2021 al 2022 ha acquistato maggior rilevanza, dimostrando il suo ruolo centrale come consulente della salute per i cittadini».

L’esperienza di Coop Salute

Michela Franzosi, responsabile Coop Salute Coop Italia, ha raccontato l’esperienza raccolta nei corner presenti negli store dell’insegna. «Anche dal nostro punto di vista, l’attenzione ai temi del benessere e della salute è sicuramente aumentata» ha confermato la manager.

«I nostri consumatori, pur non rinunciando al consiglio del farmacista, sono sempre più informati e competenti. Il loro interesse è convogliato in tre grandi filoni: la prevenzione, la bellezza e il concetto di “naturale”.

Per quanto riguarda la prevenzione, le persone cercano prevalentemente prodotti per rafforzare il sistema immunitario e per prevenire patologie circolatorie o gastro-intestinali. Riscontriamo, inoltre, una forte crescita dei prodotti formulati per chi ha più di cinquant’anni.

In merito al filone “bellezza”, invece, oltre all’aspetto edonistico, i clienti cercano soluzioni per contrastare i danni degli agenti atmosferici e i disturbi dermatologici.

C’è poi una forte domanda di prodotti di origine naturale, a basso impatto ambientale, che riguarda tutte le aree, sia quella preventiva sia quella della bellezza, nelle quali spesso i consumatori chiedono ai nostri farmacisti alternative naturali a prodotti di sintesi chimica».

L’offerta a scaffale non assistita

L’esperienza di Gabbiano, raccontata dal suo general manager Andrea Dodi, è un’interessante case history di un’azienda di parafarmaci che opera prevalentemente nella Gdo in Italia e all’estero, orientandosi, quindi, a uno scaffale non assistito.

«La nostra offerta non può contare sul consiglio di un medico o di un farmacista. Dobbiamo, quindi, sviluppare sistemi che avvicinino il consumatore ai nostri prodotti e cercare di comunicargli le loro caratteristiche. Le divisioni merceologiche sono studiate per aiutare il cliente all’acquisto.

Recentemente, poi, abbiamo iniziato a sviluppare varie soluzioni tecnologiche, come il QR code che, dopo la sua diffusione con la pandemia, è ormai una tecnologia molto nota e familiare alla gente. Con il QR code spieghiamo delle particolarità dei nostri prodotti così che possano essere comprese e approfondite da tutti».