Nell’ottica di una farmacia che incarni sempre di più un presidio di salute a 360° sul territorio, a partire da iniziative legate alla prevenzione, Federfarma Piacenza, stringendo un accordo con la AUSL del Capoluogo, ha aumentato i punti di raccolta dei campioni per lo screening del tumore del colon retto, grazie alle farmacie che hanno aderito all’iniziativa, al momento 78.

Si ricorda che il tumore del colon retto è il secondo più diagnosticato nella popolazione, un ranking che purtroppo mantiene anche per quanto attiene alla mortalità.

Screening del colon retto: popolazione target

Il test è rivolto a tutti i cittadini di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Questo target viene invitato con una lettera a sottoporsi allo screening attraverso l’esame del sangue occulto nelle feci, uno dei campanelli di allarme per questo tipo di tumore.

Stando ai dati, in Emilia-Romagna, per chi si sottopone allo screening si riscontra una riduzione significativa della mortalità, del 62% tra gli uomini e del 54% tra le donne.

Ritiro e consegna del kit

Nelle farmacie che hanno aderito all’iniziativa, oltre a reperire l’apposito kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci, è ora possibile riconsegnare provetta e busta: il personale procederà a inoltrarlo all’AUSL per procedere alle necessarie analisi. È bene sottolineare che il test deve essere riconsegnato entro 24 ore dalla raccolta.

Maggiore capillarità grazie alle farmacie

«Dopo i lunghi ritardi causati dal Covid è di fondamentale importanza ripristinare assiduità dei controlli e continuità preventiva per contrastare il tumore del colon» ha spiegato Diego Garilli, Vicepresidente di Federfarma Piacenza, commentando l’accordo.

Marco Maserati, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica, ha sottolineato che «la nuova modalità consente di essere più capillari, raggiungendo praticamente quasi tutti i comuni della provincia».