La Missione 6 del Pnrr prevede una implementazione del Fse seguendo 4 direttrici: servizi, contenuti, architettura e governance. In questo modo sarà possibile consultare i propri dati clinici, prenotare e pagare le prestazioni, accedere ai servizi di Telemedicina, ricevere informazioni sulla propria patologia

Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) rappresenta uno strumento chiave all’interno delle iniziative che vanno nella direzione di una sanità digitale e un elemento determinante per il miglioramento della qualità delle cure.

Attualmente dovrebbe rendere disponibili al paziente e, previo consenso, al personale sanitario: i dati identificativi e amministrativi dell’assistito, le informazioni relative al medico di base, alle prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, i referti di laboratorio, il profilo sanitario sintetico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente.

Sovente, tuttavia, non è così: a oggi infatti il Fse si presenta spesso come una raccolta di pdf non interoperabili, incapaci di fornire una rappresentazione puntuale delle condizioni di salute del cittadino e con marcate differenze di carattere regionale.

Pnrr e implementazione

Alla luce di questo, il Pnrr, con la missione 6 Salute, interviene con uno stanziamento di 1,38 miliardi per il suo potenziamento, individuato come strumento chiave per la digitalizzazione del Ssn. I target europei per l’erogazione di questi fondi sono due: entro la fine del 2025, l’85% dei medici di base dovrà alimentare il Fse attivamente ed entro la metà del 2026 tutte le Regioni dovranno utilizzarlo.

Gli obiettivi preposti sono i seguenti:

  • creare un Fse omogeneo su tutto il territorio nazionale, renderlo uno strumento efficace per la diagnosi e la cura, in grado di condividere i dati rilevanti tra professionisti e strutture sanitarie;
  • aumentare la qualità e la numerosità dei dati clinici presenti;
  • creare una base di conoscenza per permettere di fornire informazioni sullo stato di salute della popolazione alle istituzioni sanitarie per supportare l’attuazione di politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e governo e, agli enti di ricerca, per l’attività medica e biomedica.

Grazie a questo upgrade, sarà possibile consultare i propri dati clinici, prenotare e pagare le prestazioni, accedere ai servizi di telemedicina, ricevere informazioni sulla propria patologia. Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 sarà utile non soltanto ai cittadini, che potranno consultarlo continuativamente, ma potranno accedervi anche i medici, i farmacisti (per controllare real time la terapia prescritta al paziente) e anche infermieri e altri professionisti sanitari che seguono l’assistito.

Linee Guida e obiettivi

Il percorso di implementazione del Fse, strutturato dalle Linee Guida nazionali. appena pubblicate in Gazzetta Ufficiale, elaborate dal Ministero della Salute di concerto con i Ministeri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e dell’Economia e delle Finanze, dovrà concludersi entro il 2026.

Il Fse dovrà diventare, stando alle succitate Linee Guida “il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Ssn, ecosistema di servizi basati sui dati per i professionisti sanitari per la diagnosi e cura dei propri assistiti e per una assistenza sempre più personalizzata sul paziente, strumento per le strutture ed istituzioni sanitarie che potranno utilizzare le informazioni cliniche del Fse per effettuare analisi di dati clinici e migliorare la erogazione dei servizi sanitari”.

Il nuovo Fascicolo sanitario elettronico consentirà inoltre un maggiore scambio di informazioni tra professionisti sanitari che seguono l’assistito e l’accesso non solo ai cittadini, ma anche a medici, farmacisti, infermieri e altre figure. Il Fse implementato sarà inoltre di ausilio alle istituzioni per quel che concerne il monitoraggio della domanda e la pianificazione dell’offerta di prestazioni.

Le 4 direttrici da seguire

Le linee Guida ministeriali definiscono 4 direttrici di azione per il potenziamento del Fse:

  • garantire servizi di sanità digitale omogenei e uniformi;
  • uniformare i contenuti in termini di dati e codifiche adottate;
  • rafforzare l’architettura per migliorare l’interoperabilità del Fse;
  • potenziare la governance delle regole di attuazione del nuovo Fse.

Per ognuna delle 4 dimensioni sono stati definiti i requisiti obbligatori e raccomandati da attuare nel breve termine e quelli da attuare entro la durata del PNRR.

Come funzionerà il Fse implementato

I cittadini potranno consultare dati clinici, gestire le deleghe e prenotare i servizi sanitari (prestazioni, pagamenti, erogazione di farmaci, telemedicina e emergenza-urgenza); potranno inoltre acquisire informazioni sulla patologia e sul percorso di cura. Il nuovo Fse fornirà anche strumenti atti a rendere il paziente parte attiva della cura.

I medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti avranno accesso ed utilizzo dei dati clinici degli assistiti in cura, potranno consultare la scheda di sintesi Fse dell’assistito, condividere le informazioni per un consulto con altri professionisti, prenotare prestazioni, supportare i principi di appropriatezza prescrittiva nel processo di cura, presa in carico e monitoraggio dell’aderenza alle cure dei pazienti, prevenzione Primaria e Secondaria.

I farmacisti potranno effettuare la prenotazione di prestazioni sanitarie; consultazione in tempo reale del foglio informativo della terapia e verifica della terapia erogata al paziente; registrazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci; supporto alla valutazione dell’aderenza terapeutica.

Gli infermieri e altri professionisti sanitari avranno accesso ai dati degli assistiti per quanto di pertinenza.

Le istituzioni sanitarie, grazie al Fascicolo sanitario elettronico potranno implementare la programmazione sanitaria attraverso analisi e monitoraggio della domanda e pianificazione dell’offerta di prestazioni; accesso ai dati e strumenti di analisi a supporto dei servizi di prevenzione. Allo stesso modo, gli enti di ricerca, potranno utilizzare i dati in forma anonima per modelli predittivi per lo studio di patologie e terapi