Silvia Nencioni (Boiron) nuova presidente di Omeoimprese

È Silvia Nencioni di Boiron Italia la nuova presidente di Omeoimprese, l’associazione delle aziende produttrici e/o distributrici di medicinali omeopatici e antroposofici in Italia. Nel solco dell’intensa attività svolta da Giovanni Gorga, che dal 2015 è stato al timone dell’associazione, Silvia Nencioni, laureata in Farmacia e da oltre un decennio amministratrice delegata e presidente di Boiron Italia propone, per il suo primo mandato quadriennale dal 2023 al 2027, un fitto programma.

 

Con l’obiettivo di offrire un valido contributo allo sviluppo del mercato dell’omeopatia in Italia, Nencioni, grazie alle sue competenze manageriali, lavorerà alla crescita dell’associazione sia in termini di autorevolezza, sia coinvolgendo sempre più imprese del settore, a partire dalle realtà più piccole, con lo scopo di portare la voce delle aziende farmaceutiche omeopatiche e di tutelarne gli interessi chiave. «Il mio impegno istituzionale come presidente di Omeoimprese – ha dichiarato – sarà quello di sviluppare nel nostro Paese l’omeopatia, terapia apprezzata e utilizzata da circa 10 milioni di italiani (indagine EMG Different, giugno 2021), consigliata da farmacisti e prescritta da medici, non solo omeopati. Perché i nostri medicinali siano pienamente valorizzati, continueremo nel percorso di accreditamento regolatorio per l’inserimento delle indicazioni terapeutiche e della posologia nelle confezioni e il riconoscimento di tariffe di registrazione più eque.

Occorre, poi, ripensare al rapporto con i professionisti della salute, a cominciare dai farmacisti, oggi più che mai riconosciuti dal cittadino come il primo e importante presidio assistenziale. Il punto di forza del farmacista è la relazione che crea con il suo paziente, il dialogo, il consiglio competente. È nostro dovere investire sulla sua formazione in omeopatia, come peraltro ci viene richiesto a più voci dalla categoria».

Anche la comunicazione avrà un ruolo importante nel corso del mandato: «A cominciare dal sostegno di iniziative nelle farmacie volte a raccontare ai pazienti le opportunità del corretto impiego dell’omeopatia. Parallelamente ai punti vendita, lavoreremo per riprendere un dialogo costruttivo e proattivo con le Facoltà di Farmacia, favorendo l’organizzazione di seminari a cura di esperti. Supporteremo il mondo medico omeopata affinché si arrivi a utilizzare lo stesso linguaggio comune e omogeneo, superando quindi le differenze date dalle “scuole”, comprensibili solo da una rosa di addetti ai lavori.

Sono convinta che una visione univoca dell’omeopatia ci possa aiutare a raccontarla e a comunicarla correttamente, sia nel rapporto medico-farmacista-paziente, sia nel confronto con le istituzioni e gli organi di informazione, troppo spesso condizionati da pregiudizi che trovano il loro unico fondamento nella mancata conoscenza delle medicine complementari».