A Parma si studia come organizzare la farmacia del futuro

All’Università di Parma architetti e farmacisti collaborano al progetto Farmacia 4.0, iniziativa didattica e di ricerca finalizzata a elaborare linee guida per organizzare la farmacia del futuro 

Il Laboratorio di Ricerca Smart City 4.0 Sustainable Lab e il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma hanno lanciato il progetto ‘Farmacia 4.0 – L’elaborazione condivisa di un modello di indirizzo: il ruolo urbano, l’assetto architettonico, l’allestimento degli interni’  a cui ha  aderito Asis (Associazione Studi Industrie della Salute), con il suo presidente, il  Professor Marco Macchia. All’iniziativa, che ha il patrocinio del Comitato di Presidenza di Federfarma, partecipano, tra gli altri, Federfarma provinciale di Parma e l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Parma.

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Lo studio

Farmacia 4.0 è un tema di lavoro didattico e di ricerca interdisciplinare che vuole ragionare in termini progettuali sullo scenario di innovazione e trasformazione che lo spazio della farmacia può assumere in un contesto in forte evoluzione. Oggi il ruolo professionale e la funzione socio-sanitaria della farmacia in Italia vedono una condizione molto fluida, legata a una serie di dinamiche legislative, economiche e culturali che stanno interagendo in maniera molto intensa e significativa. Viviamo una fase in cui la cultura scientifica, le esigenze socio sanitarie e la prospettiva di rinnovamento dei servizi sanitari suggeriscono di sperimentare e verificare, per la farmacia, nuovi assetti e nuove logiche di aggregazione di funzioni complementari e compatibili. Lo studio, che si avvarrà di alcuni laureandi in progettazione dei corsi di laurea in Architettura e in Farmacia, vuole attivare un gruppo di ricerca che possa affiancare questa prima esperienza didattica con un lavoro di affinamento delle linee guida di organizzazione della farmacia del futuro. I laureandi e il gruppo di ricerca si avvarranno dei tavoli di lavoro, del supporto di docenti del Laboratorio di Ricerca e dei corsi di laurea in Farmacia e di Asis, a cui potranno aderire esperti di altre competenze come quelle, ad esempio, che riguardano il sistema ospedaliero, i temi del management e del marketing. A una prima valutazione, i livelli di sperimentazione progettuale e di elaborazione di indirizzo, sono tre: la scala urbana, l’organizzazione architettonica e la dimensione degli allestimenti e degli interni.

Dal contesto esterno all’allestimento interno

Lo studio verificherà, attraverso casi concreti, quali criteri di inserimento possano essere sostenibili e corretti e quali logiche di coordinamento con altre attività di esercizi pubblici e commerciali possano essere concentrate in uno stesso contesto urbano (come una strada o uno spazio pubblico) per rendere la presenza della farmacia un’occasione di rigenerazione significativa, con vantaggi dal punto di vista economico e commerciale per l’attività, ma anche sociale, di sicurezza e di qualità della vita per la comunità.

La sperimentazione progettuale cercherà poi di capire con quali altre funzioni pubbliche e private sarà interessante interagire, compatibilmente con gli aspetti normativi esistenti, per rafforzare la massa critica degli interventi e trovare punti di contatto e di interazione tra gli spazi classici della farmacia, spazi dedicati ad analisi e cure sanitarie e altri spazi complementari.

A un livello ancor più di dettaglio, lo studio affronterà il tema dell’allestimento degli interni, verificando anche la compatibilità tra le tecnologie più innovative, i caratteri e la qualità dell’atmosfera dello spazio di accoglienza e le logiche di rapporto commerciale innovativo, coerente e corretto tra prodotti e persone.

L’articolo completo a firma di Gabriele Costantino, Dario Costi e Marco Macchia è stato pubblicato su Tema Farmacia di maggio.