Annarosa Racca: verso la convenzione

raccaIl 18 febbraio è stata trasmessa al Governo la bozza del nuovo atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione nazionale con le farmacie nel quale un posto importante è riservato alla farmacia dei servizi. “Mi ha dato veramente soddisfazione vedere come la farmacia dei servizi abbia un ruolo fondamentale” commenta Annarosa Racca, presidente Federfarma “presto dunque i servizi saranno convenzionati all’interno delle diverse regioni con una legge a livello nazionale, visto che fino ad ora la remunerazione dei servizi era affidato a iniziative delle singole Asl, e solo raramente a livello regionale.”
Già inserita nel Patto della Salute, la farmacia dei servizi entra nel testo, fin dal paragrafo sulla mission della farmacia: “La farmacia, sia per le professionalità che esprime sia per la capillare distribuzione sul territorio, deve rappresentare la prima interfaccia del cittadino con il SSN. Questo ruolo deve trovare espressione nel testo della nuova convenzione al fine di integrare in modo organico l’attività della farmacia con le esigenze ed i programmi del SSN”.
Per quanto riguarda, invece, la visione della farmacia, in aggiunta all’attività di dispensazione dei medicinali alle farmacie convenzionate sono riconosciuti ulteriori ambiti di attività per conto del SSN cioè: servizi di consulenza al paziente (pharmaceutical care); servizi di supporto, quali la verifica della normativa legata al farmaco dispensato, la collaborazione con strutture socio sanitarie deputate all’assistenza domiciliare, la garanzia della continuità assistenziale per i pazienti in terapia cronica; i servizi di prevenzione, quali screening epidemiologici, campagne vaccinali, campagne per il miglioramento dell’educazione sanitaria: servizi ad alta tecnologia (e-care), servizi prenotazione, consegna referti, partecipazione alla rete con i medici di medicina generale; servizi aggiuntivi, quali ad esempio la rilevazione e il monitoraggio dei consumi farmaceutici.
Da questa bozza si dovrà arrivare al testo definitivo: “Saranno mesi di lunghe trattative”, conclude la presidente, “perché a parte il riconoscimento dei servizi, ci sono alcuni punti sui quali non siamo d’accordo, per esempio sulle modalità di pagamento.”

Chiara Romeo