Un italiano su due non ha mai sentito parlare di antibiotico-resistenza. È questa la conclusione emersa da una ricerca, svolta da IQVIA in collaborazione con Reckitt, sull’utilizzo degli antibiotici. Uno studio dettagliato che è stato presentato durante la Settimana Mondiale sull’Uso Consapevole degli Antibiotici (18-24 novembre). 

Le cattive abitudini

L’indagine è stata svolta su un campione di 1.300 individui adulti. Di questi, il 49% definisce il fenomeno dell’antibiotico-resistenza semplicemente come inefficacia dell’antibiotico, mentre il 45% pensa che non possa diventare un vero e proprio problema.

In realtà, però, non è cosi. Nel Rapporto Nazionale 2022 sull’uso degli antibiotici in Italia pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA si evince che nel nostro Paese muoiono circa 11mila persone per infezioni che non possono essere curate a causa della resistenza agli antibiotici. Inoltre, secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and ControlECDC – a livello mondiale, rispetto a questo problema, si stimano 10 milioni di morti ogni anno entro il 2050. 

L’approccio generale, infatti, è quello di pensare che gli antibiotici siano la panacea contro tutti i mali. La tendenza sempre più diffusa è quella di curare anche un semplice il mal di gola, con tali farmaci. Medici e specialisti, tuttavia, concordano sul fatto che molto spesso le comuni infezioni alle vie respiratorie non richiedano una terapia antimicrobica.

Rispetto al mal di gola, in un precedente rapporto nazionale (Campagna sull’uso consapevole degli antibiotici) pubblicato sempre da AIFA relativo a questo argomento, si conferma che in 9 casi su 10 la patologia è di origine virale e non batterica e, quindi, non necessita dell’assunzione dell’antibiotico per la cura.

L’iniziativa della FOFI 

Per portare maggior consapevolezza ed educare al corretto uso di tali farmaci, la Federazione degli Ordini dei farmaci Italiani – FOFI ha lanciato sempre in occasione della Settimana Mondiale sull’Uso Consapevole degli Antibiotici, l’iniziativa “5 cose da sapere per un uso appropriato degli antibiotici”. Si tratta di un vademecum con le risposte del farmacista alle domande più frequenti dei cittadini in tema di antibiotici, appunto, volto a promuoverne un consumo coscienzioso sia nell’uomo sia per gli animali da compagnia. 

«I farmacisti sono i professionisti sanitari più prossimi ai cittadini – dichiara in una nota stampa Andrea Mandelli, Presidente FOFI – e come tali svolgono un ruolo chiave nella promozione ad un uso corretto degli antibiotici, educando le persone ad attenersi sempre alla prescrizione medica disincentivando l’assunzione fai-date-te, l’interruzione precoce della terapie e l’utilizzo improprio di antibiotici residui da precedenti terapie». 

Il ruolo del farmacista 

Sempre secondo la ricerca condotta da IQVIA, il 49% degli italiani è propenso a utilizzare un antibiotico che ha già a disposizione in casa, senza una nuova prescrizione, e il 46% utilizzerebbe erroneamente tali farmaci anche per curare infezioni virali, come l’influenza, senza approfondire con il medico. 

«I farmacisti di comunità – continua Mandelli – offrono un importante contributo alla lotta all’antimicrobico-resistenza attraverso l’esecuzione dei test diagnostici che consentono di individuare la presenza di una malattia infettiva e di distinguere fra infezioni virali e batteriche, operando in stretta sinergia con gli specialisti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per garantire la massima appropriatezza della scelta terapeutica». 

L’approccio del One Health

Un problema quello dell’antibiotico-resistenza monitorato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui in Europa ogni anno si verificano più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano circa 33mila decessi. Di questi un terzo avvengono in Italia, Paese con la più alta mortalità in Europa. 

«L’antibiotico-resistenza – conclude Mandelli nella nota stampa – è un fenomeno preoccupante che impone un cambiamento culturale a cui tutti siamo chiamati, operatori sanitari, istituzioni e cittadini, e sempre più con un approccio One Health che integri salute umana, salute animale e ambientale». 

Fonti

  • AIFA, Campagna sull’uso consapevole degli antibiotici, 2021, 2022
  • AIFA, a cura di., Manuale antibiotico AWaRe (Access, Watch, Reserve) Edizione Italiana del “The WHO AWaRE Antibiotic Book
  • Indagine di IQVIA per Reckitt, L’utilizzo degli antibiotici nelle infezioni delle vie respiratorie, 29 settembre 2023.