Domandandosi se esista una terapia farmacologica personalizzata per l’ipertensione e che tipo di vantaggio potrebbe apportare, un gruppo di ricerca ha condotto un trial randomizzato, in doppio cieco e con crossover ripetuto per analizzare come la pressione arteriosa variasse tra gli individui in base a 4 diversi trattamenti, stimando che la scelta di un trattamento personalizzato avrebbe portato in media a una riduzione della pressione arteriosa sistolica di 4,4 mm Hg rispetto a una scelta fissa

L’ipertensione rappresenta il principale fattore di rischio di morte prematura in tutto il mondo. Sono disponibili diverse terapie ipertensive volte ad abbassare la pressione arteriosa, ma non è noto quanto il trattamento personalizzato possa massimizzare i benefici.

Uno studio condotto tra la Svezia e l’Australia e pubblicato su JAMA (Heterogeneity in Blood Pressure Response to 4 Antihypertensive Drugs: A Randomized Clinical Trial”) si è posto come obiettivo quello di indagare e quantificare il potenziale di terapie farmacologiche specifiche rivolte a determinati soggetti così da massimizzarne gli effetti sulla pressione sanguigna.

La metodologia adottata

Lo studio randomizzato, in doppio cieco, con crossover ripetuto ha coinvolto un campione di uomini e donne con ipertensione di grado 1 a basso rischio di eventi cardiovascolari in una clinica in Svezia. Sono stati utilizzati modelli a effetti misti per valutare la misura in cui gli individui rispondevano meglio a un trattamento rispetto a un altro e per stimare l’ulteriore abbassamento della pressione sanguigna ottenibile con un trattamento personalizzato.

Ogni partecipante è stato randomizzato in modo casuale per il trattamento con 4 diverse classi di farmaci per la riduzione della pressione sanguigna:

  • lisinopril, inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina;
  • candesartan, bloccante dei recettori dell’angiotensina;
  • idroclorotiazide, tiazide;
  • amlodipina, calcio antagonista, con trattamenti ripetuti per 2 classi.

La misurazione della pressione arteriosa è stata effettuata ambulatorialmente alla fine di ogni periodo di trattamento.

I risultati ottenuti

Sono stati registrati 1.468 periodi di trattamento completati (durata mediana, 56 giorni) in 270 dei 280 partecipanti randomizzati, rappresentati da uomini nel 54% dei casi, con un’età media pari a 64 anni. La risposta della pressione arteriosa ai diversi trattamenti variava notevolmente tra gli individui (P < .001), in particolare tra lisinopril vs idroclorotiazide, lisinopril vs amlodipina, candesartan vs idroclorotiazide e candesartan vs amlodipina.

È emerso che, in media, il trattamento personalizzato aveva il potenziale di fornire un’ulteriore riduzione della pressione arteriosa sistolica di 4,4 mm Hg. Questi dati rivelano, hanno concluso i ricercatori, una sostanziale eterogeneità nella risposta della pressione arteriosa alle terapie farmacologiche per l’ipertensione, lasciando intravedere l’opportunità di ricorrere ad una terapia personalizzata.

Fonte:

  • Sundström J, Lind L, Nowrouzi S, Hagström E, Held C, Lytsy P, Neal B, Marttala K, Östlund O. Heterogeneity in Blood Pressure Response to 4 Antihypertensive Drugs: A Randomized Clinical Trial. JAMA. 2023 Apr 11;329(14):1160-1169.