Un utile di 4 milioni e un fatturato di 94 milioni di euro. Sono i numeri del 2018 di Unifarco, che per l’anno in corso punta a superare i 100 milioni
Unifarco ha presentato, nel corso dell’Assemblea Annuale, i risultati del 2018. Per il gruppo bellunese di prodotti per la dermocosmetica, la nutraceutica e il make-up, l’Italia è il mercato principale, che realizza 70 dei 94 milioni di euro del fatturato complessivo. Buono comunque è stato anche l’andamento delle filiali in Germania e Spagna e delle reti di vendita in Francia, Austria e Svizzera. L’Assemblea ha anche eletto Elena Lomolino, farmacista di San Giuliano Milanese, alla carica di rappresentante dei farmacisti all’interno del Consiglio di Amministrazione. Lomolino succede a Astrid Hell.
Crescita generalizzata
Nel 2018 la crescita è stata generalizzata anche per i diversi brand, in particolare Farmacisti Preparatori per la parte integratori (+18,7% con un fatturato che supera i 27 milioni di euro) e Unifarco Biomedical (+23,3% con oltre 10 milioni). Questi risultati hanno permesso di consolidare la posizione di primo piano nel canale farmacia: 1° posto per sell out nella dermocosmetica e 4° negli integratori e nel make up. I clienti farmacisti europei sono arrivati a 4.800 ed è anche aumentato il numero di soci esteri, oggi giunto a 32. “Prendersi cura è il concetto chiave che alimenta tutta la nostra attività” ha dichiarato Massimo Slaviero, amministratore delegato di Unifarco. “E questo vale per tutti i nostri stakeholder, interni ed esterni. La sfida di oggi è continuare a svilupparci in maniera coerente ed equilibrata, creando valore condiviso per i nostri soci, i farmacisti clienti e i cittadini”. Il modello di business di Unifarco considera i farmacisti quali partner indipendenti ma parte di un network coeso e sinergico.
Impegno costante nella ricerca e nella sostenibilità
Nel 2018 il 4,5% del fatturato è stato investito in ricerca e sviluppo di prodotti e processi e sono stati realizzati più di 1.000 prototipi cosmetici e oltre 300 prototipi integratori, grazie anche alla partnership con l’Università di Padova attraverso lo spin-off UniR&D e alla collaborazione con istituti nazionali e internazionali (ad esempio Milano, Venezia, Barcellona). Un ruolo importante gioca anche il Pharma Health Institute, la scuola italiana di alta specializzazione per il farmacista, nata con l’obiettivo di fornire al farmacista una proposta di contenuti scientifici di taglio pratico e operativo. Ad oggi sono oltre 300 le farmacie iscritte con 650 diplomati nel 2018. Non meno importante è il tema della sostenibilità di prodotti e processi: anche in questo ambito, Unifarco opera sull’intera catena produttiva, partendo dal controllo delle materie prime attraverso il suo disciplinare GREEN per arrivare a un utilizzo consapevole ed equilibrato delle risorse naturali come l’acqua, il cui ciclo negli ultimi 3 anni è stato ottimizzato.