Da sempre l’acqua rappresenta la forza generatrice della vita e del mondo, concetto che compare frequentemente negli antichi testi, a partire dalla Bibbia. Da un punto di vista fisiologico l’acqua depura il sangue dalle tossine, contribuisce all’assorbimento e al trasporto delle sostanze nutritizie, favorisce il processo della digestione, “pulisce” i reni, lubrifica i tessuti, protegge gli organi interni, agisce come catalizzatore nei processi metabolici. Per questo i nutrizionisti consigliano di bere frequentemente, consumando 1-1,5 l di acqua al giorno, anche se la quantità richiesta dipende da fattori climatici e individuali.
Il termine crenoterapia (dal greco crené = sorgente) indica l’insieme delle pratiche che utilizzano i mezzi di cura termali (acque minerali, fanghi, alghe…) a scopo preventivo, terapeutico e riabilitativo.
Si distinguono due tipi di crenoterapia:
• interna: comprende le irrigazioni, le inalazioni, le insufflazioni e le somministrazioni orali delle acque termali;
• esterna: riguarda tutte le pratiche che prevedono l’applicazione esterna dei mezzi termali, come l’idroterapia e la fangobalneoterapia.
Le cure termali hanno notevole efficacia sul piano della prevenzione, in quanto contribuiscono a evitare le complicanze, l’aggravamento e l’insorgenza di numerose patologie, in particolare:
• malattie dell’orecchio, del naso e della gola;
• malattie vascolari;
• malattie degli apparati digerente, urinario, scheletrico, muscolare, articolare;
• malattie del ricambio e delle ghiandole a secrezione interna;
• malattie dell’apparato genitale femminile;
• malattie dermatologiche.
A seconda dell’utilizzo delle acque e dei mezzi termali, si riconoscono diversi ambiti di applicazione.
Le inalazioni consistono nell’introduzione di particelle finissime di acqua termale nelle vie respiratorie, attraverso l’utilizzo di speciali apparecchiature. Gli effetti terapeutici di questi trattamenti si manifestano soprattutto a livello delle alte e basse vie respiratorie e, con appositi accorgimenti, a livello dell’orecchio medio. Le inalazioni possono essere effettuate con apparecchi singoli oppure in ambienti collettivi, attraverso la nebulizzazione diretta dei vapori in locali chiusi.
Le irrigazioni si basano sull’applicazione locale di acque minerali a livello delle mucose di alcuni organi o apparati (cavità nasali, faringee, genitali, intestinali) principalmente a scopo antinfiammatorio. Dopo essere stata raccolta in appositi contenitori e portata alla temperatura richiesta, l’acqua termale viene portata a contatto con le mucose da trattare mediante speciali sonde o cannule che consentono la perfusione, il gocciolamento o la distribuzione a getto del liquido.
L’idropinoterapia consiste nell’assunzione di acqua termale a scopo terapeutico. Generalmente l’acqua viene bevuta a piccoli sorsi, a digiuno, preferibilmente al mattino. L’idropinoterapia viene effettuata soprattutto a scopo diuretico e purgativo.
L’idroterapia consiste nell’applicazione esterna di acqua termale a diversa temperatura e pressione. L’acqua può essere applicata attraverso bagni, immersioni, docce o impacchi e, a seconda della temperatura, si ottengono effetti fisiologici diversi. L’applicazione esterna di acqua termale permette di trattare numerosi disturbi: artrite, artrosi, reumatismi, ma anche tensione muscolare.
Andrea Bovero