Numeri in crescita in ambito di somministrazione del vaccino antinfluenzale in farmacia. I farmacisti territoriali che hanno completato le prime due edizioni del corso di formazione in materia (“Somministrazione in sicurezza del vaccino antinfluenzale nelle Farmacie”), organizzato dall’Istituto superiore di sanità e dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) in collaborazione con la Fondazione Cannavò sono quasi 20mila. La terza edizione del corso, inoltre, ha fatto registrare più di 3mila adesioni in soli quindici giorni.

Numeri che Andrea Mandelli, presidente Fofi, commenta esprimendo grande soddisfazione in una nota diffusa dalla Federazione. «Un’adesione così ampia e diffusa sul territorio nazionale conferma la volontà dei farmacisti di ampliare il proprio bagaglio di competenze per rispondere alla domanda di salute degli italiani, contribuendo alla piena realizzazione di quel concetto di prossimità che permea il PNRR e il nuovo assetto della sanità territoriale – ha commentato – La spinta verso l’avanzamento professionale si unisce a un grande impegno organizzativo, ma soprattutto nella relazione con i cittadini, per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e per rispondere a dubbi e paure sulla vaccinazione».

Attenzione sempre alta

Importante, in ogni caso, non abbassare la guardia sull’influenza,  che quest’anno si preannuncia particolarmente aggressiva, come ha sottolineato Mandelli. «I farmacisti di comunità – ha aggiunto – grazie alla presenza capillarmente diffusa sul territorio, nelle grandi città così come nelle aree più interne e nei piccoli centri, possono offrire un importante contributo per semplificare l’accesso alla vaccinazione e raggiungere più elevati livelli di copertura, soprattutto per gli anziani e i fragili».

Affermazione professionale per il farmacista

La grande partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale, anti-Covid prima e ora anche antinfluenzale, evidenzia, secondo Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò e vicepresidente Fofi, come il ruolo del farmacista vaccinatore sia ormai una realtà consolidata anche in Italia. «Questa straordinaria partecipazione conferma che i farmacisti esercenti la professione nelle farmacie di comunità sono pronti a gestire le grandi campagne di vaccinazione, in sinergia con gli altri professionisti sanitari del territorio – ha commentato a tal proposito – La storica vocazione al servizio dei farmacisti ha trovato un riscontro concreto ed efficace durante la pandemia e oggi rappresenta un pilastro della sanità territoriale a sostegno del Ssn e a beneficio della comunità che può giovarsi delle competenze scientifiche di un professionista formato e costantemente aggiornato».