Caregiver familiare e farmacista, un dialogo tra donne

L’appuntamento annuale proposto da Farmindustria in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (ONDA), in occasione della festa della donna, ha puntato l’attenzione sull’importante figura del caregiver familiare. Una figura impersonata spesso da rappresentanti del genere femminile, tanto da usare come slogan le parole: “Soprattutto donna!”.

“Si stima – ha affermato Francesca Merzagora – presidente ONDA, che i caregiver in Italia siano circa 8milioni”. Un ruolo prevalentemente femminile: i dati di una survey Ipsos commissionata da Farmindustria rivelano che prima o poi il 92% delle donne svolgerà questo compito, e nel 31% da sole.

Aderenza terapeutica

Il caregiver ha un ruolo centrale nel supportare il corretto uso dei medicinali. Con il suo ruolo guida all’interno della famiglia, il caregiver collabora infatti a migliorare l’aderenza alle terapie che, come ricorda Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, “in Italia, ma similmente anche a livello internazionale, è molto bassa. Si parla di 30-40%, con casi particolari, come la BPCO, in cui l’aderenza alla terapia è pari solo al 18%”. Ecco allora che la relazione caregiver-farmacista diventa cruciale. Una relazione “tra donne”, si può dire, visto che anche la farmacia è popolata per il 65% circa da quote rosa. L’efficacia di una terapia farmacologia seguita bene evita costi aggiunti al SSN e permette una qualità di vita migliore per il paziente.

Secondo i dati proposti da Farmindustria, raggiungendo una soglia di aderenza alla terapia dell’80% per le principali terapie croniche, si potrebbero risparmiare oltre 6 miliardi su tutta la spesa di welfare. E ancora, terapie appropriate riducono i ricoveri anche del 65% (un giorno in ospedale costa in media 1000 euro).

Cosa può fare il farmacista? “Servono progetti a supporto dell’aderenza” continua Racca, che sottolinea l’importanza di seguire e indirizzare il caregiver in particolare in quelle condizioni in cui l’assistito deve assumere anche fino a 8-10 farmaci al giorno.