La carenza di farmaci continua a essere un problema diffuso. Il caso più recente riguarda l’amoxicillina, un farmaco di prima scelta per l’età pediatrica. In linea con le raccomandazioni dell’Ema, Sifap e Sifo hanno provveduto a redigere le istruzioni operative per l’allestimento della sospensione orale del farmaco. Fofi ha annunciato la volontà di sottoporre la questione al tavolo tecnico convocato da Aifa per questa settimana
La carenza di alcune classi di medicinali continua a rappresentare un serio problema, che aveva raggiunto già lo scorso anno livelli preoccupanti, complice la pandemia Covid-19 e i difficili equilibri geopolitici alterati dalla guerra in Ucraina.
Lo scorso maggio 2022, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), di fronte a carenze di medicinali industriali, aveva sottolineato i rischi esistenti per i pazienti, costretti a ricorrere ad alternative che potevano risultare meno efficaci. L’Ema, inoltre, in quella occasione, aveva anche riconosciuto l’importante valore aggiunto dato dal preparato galenico, utile a supplire alle indisponibilità del prodotto industriale, suggerendo alle organizzazioni sanitarie di sviluppare specifici protocolli di preparazione. La Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici (Sifo) e la Società italiana dei farmacisti preparatori (Sifap) già in quella occasione avevano raccolto l’invito suggerendo metodiche di allestimento per i prodotti via via indisponibili.
Il caso dell’amoxicillina
Il caso più recente di carenza è quello dell’amoxicillina, che desta particolare preoccupazione, rappresentando l’antibiotico d’elezione per lo streptococco e, dunque, un farmaco di prima scelta per l’età pediatrica. Una carenza, quella dell’amoxicillina, acuitasi nel corso delle ultime settimane, complice l’esplosione proprio di casi di streptococco e scarlattina tra i bambini. Il rischio è che il medico sia costretto a prescrivere farmaci meno efficaci e meno maneggevoli, con un aumento dei rischi per la salute e dei costi, senza dimenticare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza determinato da un uso non appropriato degli antibiotici.
L’istruzione operativa per l’allestimento di amoxicillina
Anche in questo caso Sifo e Sifap hanno messo a punto un’Istruzione Operativa, per l’allestimento della sospensione orale di amoxicillina. Si tratta di un’istruzione che si colloca, come nel recente passato, all’interno di un periodo in cui la carenza dell’antibiotico d’elezione per lo streptococco sta creando molta preoccupazione nell’ambito sanitario, soprattutto pediatrico.
«Ancora una volta le nostre società scientifiche intervengono tempestivamente in un periodo in cui le terapie vivono un momento di difficoltà – ha sottolineato Arturo Cavaliere, presidente Sifo – Crediamo sia essenziale continuare ad assicurare insieme alle Agenzie e alle Istituzioni questo tipo di interventi a supporto di tutto il Ssn e dei colleghi, perché i cittadini non devono mai avere la sensazione di essere lasciati soli con le loro problematiche di salute».
«L’urgenza di un’istruzione specifica sull’amoxicillina è stata da noi colta in quanto la carenza di un medicinale indispensabile in alcune patologie pediatriche mette le famiglie in difficoltà. I farmacisti sono pronti a preparare i medicinali prescritti dal medico e le nostre società scientifiche possono aiutarli in modo da avere preparati di buona qualità e uniformi su tutto il territorio nazionale» ha aggiunto Paola Minghetti, presidente Sifap.
L’allestimento in farmacia: istruzioni per la preparazione
L’allestimento del preparato deve avvenire presso il laboratorio della farmacia, nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione. Il documento Sifo-Sifap precisa «che la molecola è attiva su numerosi microorganismi Gram-positivi e Gram-negativi intervenendo efficacemente su infezioni acute e croniche delle vie respiratorie, infezioni otorinolaringoiatriche e stomatologiche; infezioni dell’apparato urogenitale, infezioni enteriche e delle vie biliari; infezioni dermatologiche e dei tessuti molli; infezioni di interesse chirurgico. La amoxicillina è poi indicata nell’eradicazione dell’Helicobacter pylori».
Nelle Istruzioni, il gruppo di lavoro ha indicato l’esatta composizione e formulazione del prodotto, il metodo di preparazione nel caso di utilizzo di materia prima di grado farmaceutico, e in alternativa l’allestimento a partire dalle compresse. Sono quindi stati indicati i dispositivi e le attrezzature necessarie all’operazione di allestimento al fine di evitare contaminazioni e i controlli da realizzare sul prodotto finito per garantire la massima sicurezza dei pazienti, oltre a precisare le tempistiche di stabilità del preparato (massimo 14 giorni tra 2-8°C).
Il problema dell’approvvigionamento del principio attivo
Al problema della carenza del farmaco si sommano poi anche «le ormai note difficoltà di approvvigionamento sia del principio attivo necessario alla produzione del farmaco, sia delle materie prime per il confezionamento, come diretta conseguenza dell’epidemia di Covid e dell’attuale scenario geopolitico. In mancanza del principio attivo, aumenta anche l’indisponibilità dei medicinali equivalenti, che determina la necessità di ricorrere ad antibiotici alternativi, meno appropriati» ha sostenuto con preoccupazione Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi).
I farmacisti di comunità, sentinelle del territorio
«I farmacisti di comunità, dal loro osservatorio privilegiato di sentinelle del territorio, continuano a essere in prima linea per monitorare le carenze e supportare i cittadini qualora il medicinale richiesto risulti indisponibile. C’è grande consapevolezza della serietà del problema, che porteremo nella riunione del Tavolo tecnico convocato da Aifa in questa settimana» ha concluso il presidente Fofi.