Per contrastare il gravoso problema della carenza dei medicinali, un piano triennale europeo per coordinare e armonizzare i sistemi nazionali contro la carenza di farmaci. Aifa ha guidato l’elaborazione della proposta di azione congiunta
Un piano triennale di contrasto alla carenza di farmaci: è l’obiettivo del progetto di Joint Action europea che, con un budget di 10 milioni di Euro, si inserisce nell’ambito del progetto europeo di salute pubblica che mira alla cooperazione tra istituzioni.
L’elaborazione della proposta di azione congiunta europea è stata guidata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in collaborazione con i Centri Nazionali Sangue e Trapianti dell’Istituto superiore di sanità. Sono coinvolte nel progetto 27 autorità farmaceutiche e sanitarie europee, in rappresentanza di 21 Stati Membri dell’UE e della Norvegia. Grazie al supporto esterno di organizzazioni e reti europee, verranno coinvolti anche quei pochi paesi che non hanno potuto aderire direttamente (Bulgaria, Grecia, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca).
Il coordinamento di Aifa
Il ruolo di coordinamento affidato all’Agenzia italiana del Farmaco è la testimonianza di un lavoro importante che Aifa ha avviato da tempo per contrastare carenze e indisponibilità di farmaci nel nostro Paese (come il Tavolo Tecnico Indisponibilità o il Tavolo sulla disponibilità di immunoglobuline), che ha consentito l’avvio di un ampio e collaborativo network di esperti, per garantire la tempestività delle cure ai pazienti europei, anche durante tempi di emergenza come quelli sperimentati negli ultimi anni.
«Sul problema della carenza di farmaci ci confrontiamo a livello europeo da oltre 10 anni, anche prima del mio ingresso nel Pharmaceutical group of the european union, Pgeu – ha commentato il presidente del Pgeu per il 2022 e segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia – Federfarma da tempo dialoga sia a livello nazionale con Aifa sia europeo con la Commissione UE tramite il Pgeu alla ricerca di una soluzione. Il confronto aperto, a livello europeo, fra gli Stati membri, ha generato una serie di attività che hanno prodotto risultati positivi in ogni singolo Stato».
La revisione della legislazione farmaceutica dell’Unione Europea rappresenta un’opportunità di creare un quadro normativo volto a migliorare prevenzione, monitoraggio e gestione delle carenze in tutte l’Unione.