Si tratta di una mappatura geolocalizzata volta a individuare rapidamente i centri che si occupano di dipendenza da internet. La guida è stata realizzata dal Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto superiore di sanità

La presenza crescente e talvolta predominante del mondo online ha generato nel tempo disturbi di varia natura in preoccupante crescita. Sovente di tratta di una vera e propria “dipendenza da internet”, laddove le attività online vanno a occupare la parte predominante della giornata, unitamente a incapacità di controllo, alterazione dell’umore, progressivo abbandono delle attività svolte in precedenza e, in alcuni casi, ritiro dalla vita sociale. Alla luce di questo scenario, l’Istituto superiore di sanità (Iss), nell’ambito del progetto “Rete senza fili: tante connessioni possibili” ha realizzato una mappa di centri e servizi dedicati a questo tipo di dipendenze.

La guida

La guida, aggiornata al mese di dicembre 2021, racchiude un elenco di strutture che si occupano di questo tipo di problematiche, facilitandone l’accesso ai richiedenti. L’Istituto superiore di sanità metterà inoltre a disposizione tutti i Telefoni Verdi sulle dipendenze (fumo, alcol, droga, doping, gioco d’azzardo), per poter intercettare anche i disturbi legati alla dipendenza da internet.

«Offrire agli utenti alle prese con un uso problematico da internet un aiuto per identificare subito il servizio più idoneo – ha sostenuto Roberta Pacifici, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss – può favorire un più facile accesso alla presa in carico e al trattamento di questa dipendenza e prevenire così la cronicizzazione del disagio».

Il censimento

Sul territorio nazionale si conta la presenza di 99 strutture relative ai disturbi correlati all’utilizzo di internet così ripartiti: 83 afferenti al Ssn e 16 al privato sociale. A fronte di un numero cospicuo di strutture, emerge tuttavia una distribuzione territoriale non omogenea che evidenzia una prevalenza significativa di centri in tre regioni: Lombardia, Marche e Sardegna.

I trattamenti

I percorsi di trattamento ruotano quasi tutti intorno all’intervento di sostegno psicologico che rappresenta il fulcro dell’attività, inteso tanto come psicoterapia individuale (91%) quanto come psicoterapia di supporto alle famiglie (82%). Seguono l’intervento psicoeducativo individuale (73%) e la psicoterapia familiare (66%).

Le figure prevalenti delle équipe professionali dei centri sono rappresentate da psicoterapeuti (29%), assistenti sociali ed educatori professionali (entrambi al 16%), medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria (15%) e a seguire psicologi clinici, infermieri professionali, medici specialisti in neuropsichiatria infantile, stagisti, borsisti e volontari.