Come approcciarsi al cliente/paziente che richiede una consulenza in questo ambito? All’interno del libro “Il consiglio del prodotto cosmetico in farmacia”, Gabriella Daporto fornisce al farmacista utili indicazioni sul tema

Pelle, capelli, cellulite. Sono queste le tre macro-aree di intervento e di azione dei nutricosmetici, un pool di prodotti mirati a trattare specifici bisogni cutanei in combinazione a prodotti cosmetici. La farmacia è luogo di eccellenza in cui ricevere adeguati consigli sul loro uso e consumo. La scelta di acquisto è spesso condizionata dalla cosmetolinguistica, tecnica che, con terminologie emozionali, promuove nel cliente fiducia verso il farmacista e il prodotto di riferimento.

Il nutricosmetico fa parte della categoria di integratori alimentari funzionali a soddisfare specifici bisogni di bellezza e/o estetici. Per esempio, ad azione rinforzante in caso di capelli, rassodante e idratante per la pelle del viso, drenate o di lipolisi per la cellulite. «I nutricosmetici mirati al trattamento della pelle del viso, capelli e tessuti – spiega Gabriella Daporto, farmacista, cosmetologa e trainer e autrice del libro “Il consiglio del prodotto cosmetico in farmacia”, pubblicato da Tecniche Nuove – hanno avuto il maggior impulso di sviluppo e commercializzazione, offrendo oggi una vasta scelta fra formulazioni a base di acido ialuronico, collagene o glucosamina per il viso, soluzioni a base di zinco, rame, biogenina per shampoo e fiale anticaduta per i capelli, prodotti con estratti naturali per contrastare la cellulite. Il farmacista ha la competenza e l’expertise per associare un prodotto cosmetico a un nutraceutico specifico, al fine di potenziarne gli effetti di efficacia e garantire risultati affidabili».

La cosmetolinguistica

Un aspetto importante della consulenza in ambito cosmetico è la comunicazione. È importante sapere comunicare nel modo corretto ed “emozionale” con il paziente, sfruttando gli insegnamenti della cosmetolinguistica. Quest’ultima è una tecnica (di vendita) che permette al farmacista di argomentare un prodotto (non necessariamente un nutricosmetico) e le sue caratteristiche/potenzialità con termini appropriati, ma comunque di facile intendimento per l’interlocutore.

«Argomentare in maniera professionale un prodotto – continua Daporto – migliora agli occhi del paziente/cliente la stima e la fiducia verso il farmacista, facendone apprezzare competenza e expertise, e il prodotto consigliato. L’argomentazione può riguardare diversi aspetti: efficacia, gradevolezza, tollerabilità del prodotto».

Ci sono, per esempio, parole specifiche per definire:

  • L’identità del prodotto cosmetico, ovvero la forma cosmetica in crema, gel, soluzione liquida, pasta, polvere e le loro consistenze. Si dovrà parlare ad esempio di formulazioni a base acquosa o lipidica, con presenza di componenti idrofili e lipofili, prodotti bifasici e così via.
  • Funzionalità, efficacia, risultati prodotti dal cosmetico: sono parole che descrivono lo scopo del prodotto (idratante, antirughe, rassodante, nutriente, opacizzante, seboregolarizzante, anticellulite), e i risultati che si possono raggiungere con la costante applicazione/uso: attenuazione delle rughe, cute luminosa, protezione per la pelle sensibile, rimodellamento dei tratti del viso.
  • Tollerabilità del prodotto: in ambito di cosmesi dermatologica si riferisce a specifici test attuati sul prodotto. Non solo “dermatologicamente testato”, ma “oftalmologicamente testato” e/o su pelle sensibile: garanzia di una applicazione ‘sicura, senza rischi allergici.
  • Gradevolezza della texture e skinfill: si descrive la percezione di un prodotto in termine di assorbimento, stendibilità e facilità di applicazione, consistenza evanescente, fluida: qualità che spesso condizionano la decisione di acquisto.
  • Polisensorialità: i cinque sensi sono spesso coinvolti nella scelta di un prodotto. La piacevolezza alla vista, una crema bianca e fluida rispetto a una giallognola e grumosa; il profumo, fiorato o fruttato, a livello olfattivo; lo skinfill percepito all’applicazione del prodotto fanno la differenza nella predilezione di un prodotto rispetto ad un altro.
  • Ingredienti e lettura del prodotto. L’INCi che elenca in etichetta e in ordine decrescente gli ingredienti presenti all’interno del prodotto, dai conservanti ai coloranti, dai profumi alle quantità di siliconi e minerali, sia di origine naturale sia chimica, aiuta il farmacista a consigliare al paziente/cliente formulazioni che non presentino componenti allergizzanti per il suo fruitore. L’INCI si completa poi con informazioni sul produttore, distributore e ogni altra indicazione obbligatoria per legge.