Catanzaro, l’Asp non paga, sospeso il Cup e sciopero di 48 ore a febbraio

Vincenzo Defilippo, presidente Federfarma Calabria

È stata del 100%, secondo Federfarma Catanzaro, l’adesione dei farmacisti della provincia allo sciopero del 7 gennaio decisa per sollecitare il pagamento dei debiti maturati da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) del capoluogo: una adesione unanime indicativa della difficile situazione nella zona. In tutta la regione Calabria, i fornitori delle strutture ospedaliere aspettano in media 973 giorni per i pagamenti da parte della Sanità, record negativo emerso da uno studio Cgia – Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre – su dati Assobiomedica.

Si tratta di quasi tre anni di attesa dalla fatturazione al momento del pagamento. Il debito di Asl, Irccs e aziende ospedaliere nei confronti dei fornitori in Calabria, sempre secondo i dati dello studio, ammontava a 1781 milioni di euro nel 2011, mentre non è stato fornito il dato per lo scorso anno.

“Il 16 novembre del 2011, con un accordo congiunto Asp, Regione e Federfarma, l’Asp del territorio aveva preso un impegno nei confronti dei farmacisti privati, ovvero di regolarizzare i pagamenti alle farmacie con azioni progressivamente mirate a eliminare gli arretrati entro la fine del 30 giugno 2012”, spiega Vincenzo Defilippo, presidente Federfarma Calabria, “nelle more il ritardo non doveva superare il tetto complessivo delle due mensilità; inoltre c’era stato l’impegno a coordinare un tavolo di concertazione per la sottoscrizione di un accordo transattivo relativo agli interessi maturati e maturandi sui ritardati pagamenti”. E continua: “L’accordo nella provincia di Catanzaro si è bloccato e l’Asp del territorio ha cominciato a non rispettare gli impegni”.

Per questa ragione lo sciopero, “ultimo atto di un’attività infervorata iniziata dai rappresentanti dei farmacisti della Provincia di Catanzaro da diversi mesi, ovvero da quando i pagamenti non vengono rispettati”. E, sottolinea il presidente, “la parte pubblica con la sua inadempienza ha scaricato sui farmacisti l’onere dei farmaci distribuiti in sistema di convenzione con il Ssn, facendosi così finanziare dalla categoria per un periodo che non accenna a chiudersi, dal momento che sono state pagate solo due delle sei mensilità dovute. È evidente che questo approccio non è corretto, e non può essere ulteriormente subito passivamente dai farmacisti privati”.

La serrata unanime è segno delle difficili condizioni economico-finanziarie dei farmacisti della provincia che comunque “continuano a rispettare nella forma e nella sostanza tutti gli accordi e gli impegni sottoscritti: per esempiola Distribuzioneper Conto, mentre il governo regionale continua ad approfittare di ogni piega per continuare ad arrampicarsi sugli specchi”, sottolinea Defilippo.

In questo momento la situazione vede un parziale pagamento effettuato dalla Asp alle farmacie il 4 e l’8 gennaio 2013, si tratta del pagamento di due sole mensilità a fronte delle cinque dovute.

Ma soprattutto non vi è, a oggi, la disponibilità delle istituzioni a un incontro per affrontare e risolvere le problematiche del settore.

Il prossimo passo, dunque, è prima di tutto la sospensione del servizio Cup, con chiari disagi ai cittadini, inoltre è in programma “un nuovo sciopero della durata di 48 ore quindi maggiormente incisiva della precedente – il 4 e 5 febbraio – con la chiusura di tutte le farmacie della provincia di Catanzaro, anche allo scopo di tenere viva nell’opinione pubblica la reale gravità del problema”, conclude Defilippo.

Chiara Romeo