Comprare farmaci online in Italia

Negli Stati Uniti muove i primi passi Amazon Pharmacy, rivoluzionaria farmacia del colosso delle vendite online. Vediamo qual è invece la situazione del commercio digitale di prodotti per la salute e il benessere in Italia

La vendita di farmaci online in Italia è stata autorizzata nel 2014 con un decreto legislativo di attuazione di una normativa europea, votato al più stringente principio di tutela del paziente. La vendita online è possibile infatti solo da parte di farmacie fisiche, che facciano opportuna domanda al ministero della Salute: non sono previste concessioni per portali o siti interamente digitali, né la possibilità di utilizzare applicazioni per dispositivi mobili, neanche se a implementarli sono le farmacie stesse. In questo modo il Ministero è facilitato nello stilare una lista di esercizi autorizzati e può controllare in modo più semplice la presenza di eventuali abusi. Per monitorare al meglio le condotte fraudolente, è stato predisposto un sistema basato su un logo ufficiale, erogato al momento dell’iscrizione della farmacia, che deve essere presente sulle pagine di vendita dei farmaci e che rimanda al sito del Ministero stesso.

Le regole da seguire

Una volta acquisita la licenza, il farmacista deve pensare alla costruzione del sito internet. Innanzitutto i farmaci acquistabili online sono solo quelli senza obbligo di prescrizione (SOP) e quelli da banco (OTC). Rimane quindi vietata la vendita di farmaci con obbligo di ricetta, anche omeopatici e veterinari, e di formule officinali. Naturalmente sul sito web è possibile mettere in vendita anche gli altri articoli normalmente presenti in farmacia, a una condizione: predisporre due modalità di vendita nettamente separate. La vendita di farmaci in rete, infatti, è caratterizzata da regole più stringenti, ad esempio la mancanza di pubblicità e la parità di prezzo rispetto a quello praticato nella farmacia fisica. Sono poi previste regole a parte per quanto concerne la pubblicità e le informazioni da riportare per tutti quei prodotti pensati per esigenze particolari: integratori, alimenti, prodotti per celiaci o persone intolleranti al lattosio, nutraceutici e dispositivi medici.

Vi sono poi tutti quei fattori di cui è necessario tenere conto nelle transazioni commerciali in presenza, da applicare però al mondo digitale, come la possibilità di detrazione delle spese mediche per il paziente. Sono poi da considerare anche le necessità dovute alle nuove circostanze, come la tutela della privacy del consumatore: occorrerà preparare informative sulla privacy, un trattamento dei dati opportuno e spedizioni discrete.

Organizzare le spedizioni

A tal proposito, una grossa novità legata al commercio online è proprio la necessità di organizzare spedizioni adeguate: bisogna evitare rotture, sversamenti, contaminazioni e rispettare condizioni di temperatura in linea con gli studi di stabilità. La farmacia inoltre può spedire solo i farmaci di cui è realmente in possesso e non accordarsi con i grossisti per eventuali spedizioni a loro carico, nemmeno nel caso in cui il farmaco sia urgente e l’esercizio ne sia sprovvisto. Per quanto concerne i costi di spedizione c’è una maggiore libertà: possono essere infatti a carico dell’esercizio o del cliente. Naturalmente chi trasgredisce le regole è passibile di sanzioni amministrative oppure disciplinari, nel caso di infrazioni al codice deontologico.
Sebbene la tutela del paziente sia al primo posto, questo apparato di regole non rende la vita facile al farmacista che desideri approdare al mercato delle vendite online.