Consegnate 5 borse di studio di Assogenerici per finanziare progetti di farmacovigilanza

Cinque borse di studio sostenute da Assogenerici sono state consegnate ad altrettanti farmacologi non strutturati under 38  per finanziare progetti di Farmacovigilanza in Lombardia, Veneto, Toscana, Campania e Sicilia. L’assegnazione è avvenuta in occasione del 37° Congresso Nazionale SIF (Società Italiana di Farmacologia),  tenutosi a Napoli dal 27 al 30 ottobre, ed è stata presieduta dal presidente SIF Francesco Rossi e dal presidente Assogenerici Enrique Häusermann.

I giovani farmacologi i cui progetti sono stati premiati con le borse di studio Assogenerici-SIF — presso Hotel Royal Continental di Napoli.

Questi i cinque vincitori del riconoscimento:

Carla Carnovale, Servizio di Farmacovigilanza c/o Farmacologia Clinica, Polo Universitario-Università degli Studi di Milano, Dip. Scienze Cliniche L. Sacco.

Rosina Cenami, Centro Regionale di Farmacovigilanza c/o Dip. Medicina Sperimentale, Seconda Univ. degli Studi di Napoli.

Anna Coggiola Pittoni, Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona – Centro Regionale di Farmacovigilanza Regione Veneto.

Valentina Isgrò, UOSD Farmacologia Clinica – Centro Referente per la Segnalazione Spontanea organizzata in Farmacovigilanza della Regione Sicilia.

Stefania Mantarro, Univ. degli Studi di Pisa, Dip. Medicina Clinica e Sperimentale, Lab. Farmacovigilanza e Farmacoepidemiologia.

“Proseguiamo con piacere la collaborazione avviata con Assogenerici: il tema dei farmaci biosimilari, è molto importante, cui intendiamo dare il nostro contributo scientifico. Le borse di studio assegnate quest’anno si rivolgono a tal proposito alla farmacovigilanza, di fondamentale importanza per il contributo di questi progetti al monitoraggio della sicurezza dei farmaci”,  ha commentato il presidente della SIF.

Queste borse premiano l’impegno alla raccolta e diffusione di dati di real world evidence per i farmaci generici e biosimilari, utili a diffondere la corretta conoscenza delle caratteristiche di qualità, sicurezza ed efficacia di questi farmaci.  Sostenere la ricerca italiana, soprattutto quella condotta da giovani, è doveroso per garantire la continuità della tradizione scientifica e per favorire la ripresa e lo sviluppo del Paese”, ha dichiarato invece  Enrique Häusermann.