Cosmofarma 2023: lo sportivo al banco e la gestione del reparto sport

Si tratta di una tipologia di cliente che molto spesso si reca in farmacia per ricevere quel consiglio che altrove, per esempio sul web, non può trovare. Specializzazione, competenza e consulenza sono aspetti fondamentali per poter assistere al meglio questi utenti

È in costante crescita, negli ultimi anni, il numero degli sportivi che entrano in farmacia e si rivolgono al farmacista come figura di riferimento. «Credo fermamente nel ruolo del farmacista come consulente nutrizionale in questo campo, in grado di supportare adeguatamente l’atleta – afferma Eugenio Genesi, farmacista, titolare presso la Farmacia San Martino di Forlì e co-creator del blog “InCasoDi” – Sia se parliamo di uno sportivo “evoluto”, in tutte le fasi di avvicinamento a una gara, sia, se parliamo di un soggetto che si sta approcciando all’attività fisica, nel gestire anche solo un piano di integrazione personalizzato».L’atleta è un soggetto particolarmente delicato e complesso, che va ascoltato e a cui va dedicato tempo, dove la personalizzazione del consiglio è quanto mai cruciale nel raggiungimento dell’obiettivo prefissato, ci spiega il farmacista. «Molto spesso lo sportivo entra in farmacia per trovare quel consiglio che altrove non può trovare, per esempio nel momento in cui decide di acquistare sul web».

Il farmacista può veicolare consigli per un corretto stile di vita, includendo l’attività sportiva?

In un primo momento deve distinguersi da tutta una serie di figure professionali che non hanno titoli in ambito sanitario né competenze specifiche e che molto spesso sono coloro ai quali si affida l’utente quando si parla di nutrizione sportiva. Lo sportivo deve essere un target sul quale il farmacista deve concentrarsi perché necessita di un riferimento affidabile nell’ambito dell’integrazione nello sport. Spesso, infatti, figure come il biologo nutrizionista, a cui alcuni si affidano, non possiedono le medesime capacità di consiglio che sono, invece, in mano ai farmacisti.

Sportivo diventa anche il cliente al quale viene consigliato dal farmacista stesso di “cominciare a muoversi” con il solo obiettivo di migliorare la propria composizione corporea. È così che il farmacista diventa una figura fondamentale nella promozione di un corretto stile di vita.

Come può evolversi la relazione tra farmacia e cliente sportivo?

È utile avvalersi di alcuni strumenti, come il bioimpedenziometro, che serve a valutare lo stato di idratazione del soggetto e che permette di acquisire una serie di parametri interessanti a verificare l’atleta nella sua interezza. Questo ci permette di valorizzare ulteriormente il nostro lavoro e fidelizzare l’atleta al nostro punto vendita.

È consigliabile, poi, presenziare a eventi sul territorio, come granfondo ciclistiche o gare podistiche, anche non agonistiche, mediante stand espositivi, tramite l’organizzazione di punti ristoro o, in alternativa, proponendo la realizzazione di un “pacco gara” da distribuire a ogni partecipante.

Può essere interessante, inoltre, stabilire delle collaborazioni con squadre o associazioni sportive della zona, che non vertano solo su una mera “sponsorizzazione”, ma offrano un servizio a 360° per i loro tesserati, anche mediante la realizzazione di una fidelity card apposita. Infine, ma non per importanza, fare attività sportiva! Se parliamo di sport, dobbiamo farlo rendendoci più credibili possibile: fare sport con costanza contribuirà a questo scopo.

Integratori sport

Quanto è importante la collaborazione con un network di professionisti nella gestione di questa tipologia di utenti?

Tra le carte che il farmacista può giocarsi c’è sicuramente quella di fornire al cliente una vera e propria rete di professionisti, che operino o meno all’interno dei locali della farmacia, dal fisioterapista al preparatore fisico fino al biologo nutrizionista, le cui competenze siano complementari a quelle del farmacista. Tutto questo contribuisce a rendere il farmacista una figura centrale nella gestione dell’atleta, sia in quello che ha come obiettivo la competizione, sia in quello che ricerca la salute e il benessere.

Quali suggerimenti darebbe per la corretta gestione del reparto sport in farmacia?

Per costruire in farmacia una zona dedicata allo sport che possa dare dei riscontri, sia da un punto di vista professionale sia commerciale, ci vogliono passione, tempo e un po’ di sana dedizione. Un reparto per lo sport deve innanzitutto offrire un ampio assortimento in termini di prodotti e soluzioni, per colmare le molteplici esigenze e richieste del soggetto che si “allena”.

La diversità tra questi è una peculiarità da non sottovalutare ed è importante soddisfare al massimo le necessità e i bisogni per non perdere il cliente. Il tutto deve essere pensato come una piccola area espositiva, nella quale ci si può avvalere anche di device come, ad esempio, video nel quale trasmettere messaggi ad hoc o la tabella nutrizionale dei prodotti esposti. È consigliabile suddividere l’area per aziende, le quali sono scelte sulla base di un rapporto di collaborazione che deve nascere e svilupparsi negli anni. Un consiglio che mi sento di dare, infatti, è quello di scegliere dei partner con i quali si possa avere un dialogo e impostare un obiettivo comune.

Infine, non va sottovalutato un aspetto importante: deve essere un’attività sostenibile in termini di “fatturato”. Questo perché, per essere competitivi in termini di offerta, bisogna dedicare un discreto spazio in farmacia, togliendolo chiaramente ad altri settori merceologici. La concorrenza esiste e, al giorno d’oggi, vede la farmacia svantaggiata in termini di numeri, per cui la differenza la possiamo fare solo noi farmacisti e il nostro consiglio.

Le nostre competenze acquisite in ambito accademico, unite a un’approfondita competenza in relazione alla nutrizione sportiva possono davvero fare la differenza. Tutto questo rappresenta la chiave per far sì che la clientela, che in precedenza si è rivolta a un negozio di biciclette o a uno specializzato in integratori sportivi per l’acquisto anche solo di una barretta, ora lo faccia rivolgendosi al consiglio professionalmente elevato di un farmacista sportivo.

Il wellness è una tendenza che può tramutarsi in ulteriore opportunità di sviluppo per la farmacia?

Può essere utile organizzare eventi ad hoc, almeno un paio di volte l’anno, nei quali trattare argomenti specifici, cari agli sportivi che più frequentemente varcano l’ingresso della farmacia. Si può cogliere l’occasione anche per rendersi promotori dell’attività fisica a tutti i livelli, nell’ottica di una “prescrizione” dell’esercizio fisico come contrasto alle patologie cronico-degenerative.

 

WELLNESS? NE PARLIAMO A COSMOFARMA 2023

«La prossima edizione di Cosmofarma Exhibition vedrà il tema sport ulteriormente sviluppato, attraverso nuove declinazioni e grazie a inediti momenti di approfondimento – spiega Francesca Ferilli, direttore di BOS – A questo proposito, l’area speciale SportZone si trasforma e diventa SportZone e Benessere, con l’obiettivo di abbracciare i diversi livelli di cui si compone il concetto di benessere. Siamo convinti che il farmacista, in quanto primo consigliere quando si tratta di salute e benessere, sia fisico sia mentale, abbia un ruolo centrale nella veicolazione di corretti stili di vita e che la farmacia possa rafforzare la sua offerta di prodotti e servizi per il benessere. Per questo a Cosmofarma 2023 il farmacista potrà avere l’opportunità di incontrare nuove aziende e assistere a workshop per specializzarsi verso le nuove richieste di un cliente sportivo sempre più esigente e informato».

L’appuntamento con la ventiseiesima edizione di Cosmofarma Exhbition è a BolognaFiere dal 5 al 7 maggio 2023

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