Covid e consumo di farmaci, in aumento ansiolitici ed eparina

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Il monitoraggio di Aifa sul consumo di farmaci nel corso della pandemia ha evidenziato, nell’ultimo trimestre 2020, un aumento netto nell’uso di eparine (+19%) e di ansiolitici (+12%) in tutto il Paese. Immutati gli acquisti di farmaci oncologici e immunosoppressori da parte delle strutture ospedaliere

Nelle scorse settimane l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha reso disponibili i dati del Monitoraggio sull’uso dei farmaci durante la pandemia da Covid-19 nelle singole Regioni. Lo schema pubblicato analizza il consumo di medicinali a livello ospedaliero e presso le farmacie territoriali, sia con riferimento a quelli usati per combattere il Coronavirus (Covid-19) sia a quelli usati per fronteggiare altre patologie, con un confronto con l’andamento registrato nel 2019. Sono stati resi disponibili, inoltre, i dati sui primi due mesi del 2021.

In crescita eparine, ansiolitici e azitromicina

Il rapporto Aifa mette in evidenza l’importante aumento riscontrato nell’uso delle eparine. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno l’incremento è stato pressoché uniforme e generalizzato in tutte le Regioni italiane, con un + 20% (19%). Significativo anche l’aumento registrato per l’azitromicina, il cui utilizzo ha segnato addirittura un +250% in Campania e un +300% nel Lazio, e ciò nonostante l’Agenzia italiana del farmaco non ne abbia approvato il suo utilizzo anti-Covid.

Per quanto attiene ai farmaci non Covid, si è registrato un forte aumento (+127%) degli stimolanti cardiaci iniettivi utilizzati nelle terapie intensive e in quelle ub-intensive. Aumentato in modo generalizzato anche l’uso degli ansiolitici, che hanno registrato a livello nazionale un aumento medio del 12% rispetto al 2019, con delle punte di +73%, in Umbria e +68% nelle Marche. I cortisonici, dopo una prima fase in cui si è registrato un leggero aumento, nei mesi di febbraio e marzo, hanno subito una ‘caduta’ nel periodo successivo, fino ad agosto, con una parziale ripresa nell’ultimo trimestre dell’anno. Molto inferiore agli anni precedenti il consumo di cortisonici nei primi mesi del 2021.

Farmaci oncologici e immunosoppressori

Nonostante la pressione determinata dalla pandemia sugli ospedali, gli acquisti da parte delle strutture ospedaliere regionali di farmaci oncologici e immunosoppressori nel corso 2020 sono rimasti essenzialmente stabili rispetto all’anno precedente.

I farmaci acquistati nelle farmacie territoriali

Si segnala un significativo crollo degli acquisti dei contraccettivi di emergenza a partire dal mese di marzo 2020, in coincidenza con la diffusione del virus pandemico, per riallinearsi a livelli di poco inferiori a quelli del 2019 solo nell’ultimo trimestre dell’anno. In quest’ultimo scorcio di anno si è registrata, inoltre, un’impennata negli acquisti di vitamina D e analoghi, in ragione della loro capacità nel rafforzare le difese immunitarie. Infine, nei primi mesi del 2021 si è registrato un aumento in tutte le Regioni dell’acquisto di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans).