Dopo l’approvazione di Ema del 1° settembre scorso, il 5 settembre è giunto anche il via libera di Aifa per quanto riguarda i vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax, dimostratisi efficaci contro le varianti BA.1, ma anche BA.4 e BA.5. Sono indicati come dosi booster in soggetti al di sopra dei 12 anni di età

Facendo seguito all’approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) dello scorso 1° settembre, anche la Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nella seduta del 5 settembre, ha dato il via libera all’utilizzo dei vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax come dosi booster per tutti i soggetti al di sopra dei dodici anni di età.

La decisione degli enti fa seguito ad alcuni studi che hanno dimostrato la capacità di questi vaccini “aggiornati” di innescare una forte risposta immunitaria contro Omicron BA.1, ma anche contro le varianti BA.4 e BA.5, ben maggiore rispetto a quella indotta dal vaccino monovalente.

Il target cui sono rivolti

I nuovi vaccini sono destinati a tutte le persone di età pari o superiore ai 12 anni che abbiano ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro il Covid-19. L’Ema ha comunque sottolineato che la scelta sul target da vaccinare deve essere oggetto di valutazione dei singoli Stati, anche a seconda del tasso di infezione, della copertura vaccinale e della disponibilità stessa dei vaccini nel Paese.

La scelta di Aifa

Nel nostro Paese la dose booster è disponibile per tutti i soggetti previsti dall’indicazione autorizzata; la stessa può essere inoculata ad almeno 3 mesi distanza dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla dose booster già ricevuta.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha comunque ricordato che la popolazione maggiormente esposta a rischio di malattia grave è rappresentata dagli over 60, oltre che dai soggetti che presentano una serie di fattori concomitanti, per i quali Aifa raccomanda la dose booster.