Diabete, approvata la rimborsabilità del glucagone spray

Aifa ha recentemente approvato la piena rimborsabilità del glucagone in formulazione spray nasale per i pazienti diabetici, un farmaco che d’ora in poi potrà essere somministrato senza iniezione a soggetti di età pari o superiore ai 4 anni

L’ipoglicemia rappresenta una complicanza, talvolta grave, del diabete. Quando il livello di zucchero nel sangue scende eccessivamente sotto i valori standard, il paziente infatti può avvertire malore, spossatezza, confusione. In assenza di un tempestivo intervento, lo stesso rischia di andare incontro a conseguenze estremamente gravi quali il coma e persino la morte. Il glucagone, antagonista dell’insulina, aumenta tempestivamente i livelli di zucchero nel sangue, stimolando il fegato al rilascio di glucosio immagazzinato nel flusso sanguigno.

Glucagone in formulazione spray

Fino a pochi anni fa il glucagone esisteva soltanto in formulazione iniettiva e ogni paziente diabetico avrebbe dovuto averne sempre una fiala con sé in caso di episodi ipoglicemici gravi. L’innovativa formulazione in spray nasale, molto più pratica e di facile utilizzo, ha rappresentato un indiscusso passo avanti per la gestione della malattia e dei suoi eventi avversi da parte di questa categoria di pazienti.

Di recente l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha provveduto all’approvazione della piena rimborsabilità del glucagone in formulazione spray nasale per i pazienti diabetici, il primo trattamento per l’ipoglicemia grave che può essere somministrato senza iniezione ai pazienti con diabete dai 4 anni in su.

La tempestività della nuova formulazione

Il glucagone spray viene fornito in un dispenser monouso pronto all’uso. Esso può quindi essere facilmente somministrato direttamente nelle narici dal paziente stesso o da un caregiver nel caso il soggetto sia già in uno stato di incoscienza. Del resto, quando un paziente sperimenta una condizione ipoglicemica grave è fondamentale agire tempestivamente.

«Non potendo somministrare zuccheri per bocca, è necessario che un’altra persona intervenga subito con il glucagone, l’ormone antagonista dell’insulina che stimola il fegato a rilasciare e produrre glucosio riportando rapidamente la glicemia nella norma. Fino allo scorso anno il glucagone era disponibile solo per iniezione intramuscolare – ha ricordato Paolo Di Bartolo, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd) – ed era perciò necessaria la presenza di qualcuno in grado di somministrarlo. Un anno fa è arrivato anche nel nostro Paese il glucagone in formulazione spray nasale, una polvere che non deve essere neppure inalata, visto che può essere utilizzata anche su pazienti incoscienti. Consentire l’accesso gratuito a questo farmaco, che può essere letteralmente un’ancora di salvezza per i pazienti, è un importantissimo passo avanti per restituire sicurezza ai pazienti e conseguentemente migliorarne la qualità della vita» ha concluso Di Bartolo.