A rischio le forniture di medicinali, dispositivi medici e parafarmaci di circa 19.400 farmacie territoriali e 6.000 parafarmacie, a cui potrebbero non essere più garantite, dai 160 siti logistici presenti su tutto il territorio nazionale, regolari consegne (attualmente anche fino a 4 giornaliere). Stessa implicazione per ospedali e aziende sanitarie locali a cui sono indirizzate all’incirca 90mila consegne al giorno. L’allarme, preoccupante, arriva congiunto dalle Aziende della Distribuzione Intermedia del farmaco (ADF) e da Federfarma Servizi che le rappresenta. Complice, in un contesto già con qualche criticità, il caro energia-carburante. Servono misure “emergenziali” tempestive.

Sostenibilità a rischio

La Distribuzione Intermedia dei Farmaci esce da una grande prova: è riuscita ad assicurare al territorio e alla collettività in epoca pandemica forniture di medicinali e presidi. Superando anche le criticità che il sistema soffre da anni, fra tutte la sotto remunerazione, disposta per legge, della distribuzione dei farmaci di classe A. Ora il comparto è al collasso: costi e tariffe fuori controllo (l’aumento del 131% del costo dell’energia elettrica, di quasi +90% quello dei carburanti, le agitazioni degli autotrasportatori che bloccano gli approvvigionamenti e la circolazione delle merci) stanno mettendo a rischio la sostenibilità dell’intero sistema.

Provvedimenti urgenti e repentini

«Occorre urgentemente provvedere con misure specifiche a sostegno del nostro comparto – dichiara Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi – interventi strutturali che consentano alle nostre Aziende di poter proseguire nello svolgimento di un servizio pubblico riconosciuto, oggi più che mai, imprescindibile».

Misure necessarie a garantire la produttività di tutte le aziende di distribuzione: «Con una remunerazione al palo, già prima nettamente insufficiente a coprire i costi di distribuzione dei farmaci Ssn – aggiunge Walter Farris, presidente ADF – per le nostre Aziende si fa sempre più concreto il rischio di non essere più in grado di svolgere in modo ottimale il lavoro. Rinnoviamo perciò con forza il nostro appello al Governo perché attivi urgenti e improrogabili misure di natura congiunturale e strutturale con interventi per salvaguardare la nostra categoria, che è l’anello centrale della filiera del farmaco».

La “presa in carico” del problema

ADF e Federfarma Servizi fanno dunque appello alle istituzioni (Presidenza del Consiglio, Ministero della Salute, MISE, MEF e Ministero della Transizione Ecologica) affinché venga istituito un tavolo congiunto per la definizione di interventi economici urgenti e necessari, tali da consentire alle Aziende di Distribuzione Intermedia di proseguire con regolarità la propria attività, a tutela di una efficiente dispensazione farmaceutica e della salute pubblica. Pena, la sostenibilità del servizio di consegna dei farmaci necessari alla comunità, con possibili casi di carenze di medicinali sui territori.