Disturbi alimentari, l’approccio omeopatico

Nei pazienti affetti da disturbi alimentari, quali anoressia nervosa o bulimia, il trattamento psicoterapico può essere affiancato e supportato da una terapia omeopatica

Il cibo non costituisce unicamente una necessità fisiologica, ma ha anche un grande significato psicologico e sociologico. Non si dimentichino i ruoli rivestiti da un lato dal marketing dell’industria alimentare, dall’altro dall’enfasi di un corpo magro come segno di vitalità e attrazione. I trattamenti convenzionali da privilegiare per i disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa e bulimia) sono la psicoterapia familiare nei soggetti in età inferiore ai 17 anni, e quella individuale nei soggetti più grandi.

disturbi alimentari

Quale potrebbe essere invece l’approccio corretto a tali disturbi da parte di un omeopata? Anzitutto l’aspetto diagnostico: non sottovalutare mai i disturbi digestivi di carattere funzionale persistenti (disappetenza, nausea, vomito) in una giovane adolescente, che tenderà certamente a nascondere la realtà del problema. L’omeopata conduce una anamnesi molto accurata, che comprende anche le scelte alimentari e le caratteristiche psicologiche, quali, ad esempio, il rapporto con la dieta quotidiana e le relazioni familiari, che molto frequentemente appaiono negative in caso di disturbi del comportamento alimentare. La terapia omeopatica, che può accompagnare il trattamento psicoterapico, dà i suoi frutti se condotta in modo puntuale e prolungato nel tempo, ricordando che il rapporto fiduciario con il paziente adolescente richiede molta empatia.

I rimedi da privilegiare

Tra i rimedi più utilizzati annoveriamo Arsenicum album: irritabilità, criticismo e malcontento con ansia per la propria salute sono i sintomi psichici salienti; atteggiamenti compulsivi e ritualistici non sono infrequenti, così come le pulsioni autodistruttive, che appaiono molto evidenti nei pazienti anoressici e bulimici. Dal punto di vista fisico i sintomi digestivi sono prevalenti: nausea e vomito, dolori brucianti a livello gastroesofageo: è sufficiente per escludere altri rimedi utilizzabili? Evidentemente no, va fatta una diagnosi differenziale tra rimedi. China officinalis potrebbe costituire un’altra opzione terapeutica per soggetti con tendenza introversa, sensibile e suscettibile, adolescenti lunatici e sarcastici; il sonno è spesso interrotto da sogni disturbanti, a livello fisico i disturbi digestivi sono molto frequenti, specialmente a livello intestinale, e il soggetto presenta bulimia notturna. Questo rimedio può essere impiegato anche nella sindrome da stanchezza cronica. Non va dimenticato, infine, Rhus toxicodendron, rimedio efficace nelle sindromi ossessivo – compulsive.