I Bollini RosaArgento vengono attribuiti ogni due anni, a partire dal 2016, da Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) alle RSA e Case di riposo più virtuose nella gestione dei propri ospiti, delle loro famiglie e dei caregiver su tutto il territorio nazionale. A tal proposito, è stato appena aperto il bando per il biennio 2023-24.

Tra i requisiti fondamentali richiesti per ottenerli, oltre a elementi socio-sanitari come appropriatezza degli interventi clinici e specifiche caratteristiche strutturali, c’è anche l’attenzione al lato umano dell’assistenza e della cura per garantire a tutti gli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa. La gestione di ognuno dovrebbe essere il più possibile personalizzata, efficace e sicura.

L’attribuzione dei bollini alle strutture che offrono i servizi fondamentali per la corretta presa in carico della persona anziana avviene sulla base del punteggio elaborato da un sistema matematico che assegna da 0 a 3 bollini, in seguito validato da un Advisory Board formato da figure specializzate tra cui clinici, assistenti sociali, infermieri e da altri tecnici del settore. Nello specifico i criteri di assegnazione dei bollini tengono conto della presenza nella struttura di servizi per facilitare l’accoglienza e la permanenza degli ospiti, di servizi per migliorare il loro benessere e la loro qualità di vita e di favorire le loro capacità, nonché di un’adeguata assistenza clinico-sanitaria anche in presenza di stati di demenza.

I farmacisti possono fare la propria parte informando le famiglie dell’esistenza di questa rete. Il bollino RosaArgento è, infatti, un riconoscimento istituzionale qualificante che può essere utile per orientare la scelta della struttura a cui affidare una persona cara, momento sempre molto delicato e difficile. Le strutture all’interno del network si pongono come obiettivo lo scambio di esperienze al fine di offrire servizi sempre più personalizzati e strutturati sulla base delle esigenze dell’ospite e della sua famiglia.

«In una società che invecchia così rapidamente prendersi particolare cura degli anziani ricoverati, tenendo conto del loro benessere psicofisico, per Fondazione Onda è un impegno morale di rilievo – ha affermato Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda – Iniziative come questa rappresentano un passo avanti verso la messa in atto di azioni e interventi tempestivi per proteggere i più fragili».