EMA a Milano: un sì unanime alla candidatura italiana

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è intervenuta al convegno “EMA – Agenzia europea del farmaco a Milano: le buone ragioni per questa scelta” – organizzato dalla Fondazione Guido Carli e dalla Fondazione Carlo Erba – che ha visto a raccolta i rappresentanti delle istituzioni e dell”industria per discutere le opportunità offerte dalla candidatura di Milano quale futura sede dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA). Si attende solo la notifica ufficiale della Brexit da parte del governo britannico alle istituzioni europee, attesa per il mese di marzo 2017 secondo quanto annunciato dal premier Theresa May, per dar via in concreto alla procedura per assegnare la nuova sede di EMA, attualmente a Londra.

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Una scelta strategica per il paese

Il governo italiano ha già raccolto la sfida e ha stanziato 56 milioni di euro all’interno del bilancio del Ministero della Salute quale fondo per la realizzazione della nuova sede milanese di EMA, ha annunciato Lorenzin. Il settore farmaceutico rappresenta uno snodo centrale e strategico per l’intera economia italiana attuale e del futuro, uno dei pochi in continua a crescita anche negli anni della crisi, come ha sottolineato il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi. Non solo industria, ma anche eccellenza nella ricerca, come sottolineato da tutti gli intervenuti ai lavori, e che potrebbe giovarsi della sinergia con le attività dello Human Technopole che si insedierà nell’ex area Expo. La rete di università, centri di ricerca d’eccellenza e imprese farmaceutiche e biotech della Lombardia chiude il quadro di una regione ai vertici del settore non solo in Italia, ma nell’intero panorama internazionale. La capacità di trasferimento tecnologico è tuttavia ancora in gran parte inespressa, ha sottolineato il ministro Lorenzin, e uno degli obiettivi del paese dovrebbe essere quello di caratterizzarsi come territorio in grado di produrre conoscenza e valore economico. Il ministro ha anche annunciato la prossima creazione di una Task Force che coordini tutte gli interventi a supporto della candidatura di Milano.

Le sinergie con Efsa

L’insediamento di EMA in Italia potrebbe portare a grandi sinergie d’azione con l’altra agenzia europea presente nel Belpaese, l’Autorità europea per la sicurezza degli elementi (Efsa) di Parma. Il Senior policy advisor Alberto Spagnolli ha ripercorso i punti salienti dell’insediamento di Efsa in Emilia sottolineando i problemi da risolvere (disponibilità di una sede appropriata, sicurezza, trasporti, ma anche di una scuola europea e l’impatto per il territorio). Numerosi sono già oggi i temi d’interesse comune  tra i due enti, come la resistenza agli antibiotici, i residui dei medicinali veterinari presenti negli alimenti destinati all’uomo e la salute e il benessere animale. Una direttiva europea indica l’opportunità di fare massa critica tra diverse agenzie coinvolte su temi affini in modo da massimizzare le risorse riducendo l’impatto economico. La presenza sinergica di Ema ed Efsa in Italia potrebbe dar luogo a una sorta di “FDA europea” che concentri le competenze in materia di tutela della salute e della sicurezza di farmaci ed alimenti.

Il tavolo di esperti creato subito dopo la Brexit dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e coordinato da Diana Bracco, sta già lavorando alla preparazione del dossier a supporto della candidatura di Milano. Proprio Bracco ha ribadito al ministro Lorenzin la necessità che il governo ribadisca l’impegno dell’Italia anche attraverso la nomina di una figura forte in grado di rappresentare la candidatura di Milano in tutte le sedi necessarie.

L’impatto per la città

Ogni anno la sede londinese dell’Agenzia dei medicinali, che occupa circa 800 persone, è frequentata da circa 56mila visitatori, per un giro d’affari di oltre 25 milioni di euro. Il presidente di Farmindustria ha sottolineato come i prossimi anni dovrebbero vedere almeno 7 mila nuovi farmaci in approvazione da parte dell’autorità regolatoria europea, con un grande beneficio per l’intero sistema Italia anche a livello di studi clinici e produzione industriale qualora la sede di EMA si spostasse a Milano.

La scelta del capoluogo lombardo godrebbe anche dei frutti dell’esplosione della città in termini di attrattività economica e culturale culminata nell’anno di Expo e derivata dall’impegno costante nel corso degli ultimi 20 anni. Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha indicato l’opportunità di costruire qualcosa di stabile quale lascito del post-Expo. L’assessore al Bilancio e Demanio, Roberto Tasca, ha confermato l’impegno del Comune di Milano a sostenere la candidatura.