Problema strutturale per il Sistema di accoglienza delle ricette elettroniche nelle farmacie del Veneto. Un problema che sussiste dal 12 ottobre, ma che si è aggravato negli ultimi due giorni, in cui la piattaforma è andata in blocco, facendo attraversare ai presidi momenti di forte criticità. Le ricette elettroniche inserite dai medici nella piattaforma non arrivano a destinazione o si perdono strada facendo, rendendo così impossibile risalire ai farmaci prescritti e impedendo ai cittadini di poterli ritirare.

Situazione di criticità

Il problema, evidenziato anche dalla Federazione dei medici di medicina generale del Veneto, è strutturale e colpisce in primo luogo i pazienti, ma rappresenta un disagio anche per i farmacisti, che senza una ricetta in piattaforma non possono erogare il farmaco richiesto.

«Sono due giorni che, di fronte alle persone in coda convinte di ritirare i farmaci al banco, dobbiamo scusarci per un disservizio che non dipende da noi. Non sappiamo se la causa del problema sia dovuta al Sistema di accoglienza regionale o a quello nazionale, quello che di certo riscontriamo sul campo da quasi due settimane è un disservizio strutturale anche piuttosto frequente. Questi problemi tecnici non ci consentono di garantire il servizio di cui i cittadini hanno diritto» ha commentato Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto.

La proposta di Fedefarma Veneto

Confidando che i problemi tecnici vengano risolti il primo possibile, Federfarma Veneto propone una possibile soluzione. Tornare alla stampa materiale delle prescrizioni o, quando i medici sono bloccati dal sistema, tornare a usare il ricettario rosso. «Ci rendiamo conto che questo rappresenta un passo indietro rispetto alla digitalizzazione e implica un ritorno all’incontro fisico in ambulatorio fra paziente e medico, ma, a fronte di simili problemi tecnici, a nostro avviso è l’unica soluzione» ha aggiunto Bellon.

Infatti, «senza una ricetta elettronica a sistema, i farmacisti non possono erogare alcun farmaco. Spesso è anche successo che la ricetta dematerializzata caricata dal medico a sistema funzionante non fosse poi consultabile dal farmacista perché, nel frattempo, il sistema era andato in blocco. Questa caduta può causare anche la perdita della ricetta senza possibilità di recupero» La soluzione proposta da Federfarma Veneto consentirebbe, dunque, di ovviare a queste emergenze, garantendo sempre ai pazienti la dispensazione dei farmaci urgenti.