A fine anno è tempo di bilanci per le farmacie lombarde. Durante la tradizionale conferenza stampa prenatalizia Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza ha presentato i risultati complessivi del lavoro dell’anno che si sta concludendo, con uno sguardo ai progetti in divenire che saranno pronti nell’immediato futuro.

La Lombardia è già testimone della “farmacia dei servizi di nuova generazione”, sempre più attiva nel rendere la sanità facilmente accessibile a tutti i cittadini, come confermano i dati di fruizione di molti servizi. Gli utenti, infatti, gradiscono il nuovo modello di farmacia che ha saputo evolversi andando oltre la sola dispensazione del farmaco, che resta comunque il cuore dell’attività.

Quasi 470mila lombardi (466.554) si sono rivolti al proprio esercizio di fiducia per scegliere o revocare il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta. Oltre 614mila hanno eseguito lo screening di prevenzione del tumore del colon-retto grazie al supporto delle farmacie che da anni distribuiscono e ritirano l’apposito kit.

Sostanziale anche il contributo alle campagne vaccinali contro influenza e Covid: da ottobre sono state inoculate 278.169 e 188.505 dosi vaccinali, rispettivamente. Per quanto riguarda il Covid questo numero corrisponde a quasi la metà del totale somministrato in regione.

Presente e futuro

Il 2023 ha visto un salto di qualità per quanto riguarda la “Farmacia dei servizi” grazie alle Linee guida approvate da Regione Lombardia in agosto, che definiscono con norme precise gli standard da rispettare per ogni servizio che si vuole offrire. «La delibera regionale XII/848, infatti, ne ha riorganizzato le basi, uniformando sul territorio le disposizioni in materia», sottolinea Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia e di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza.

«La Lombardia, già apripista in quest’ambito, è stata la prima Regione a emettere linee guida per standardizzare criteri e requisiti cui le farmacie devono attenersi per erogare servizi. Si è trattato di un passaggio cruciale, perché ha consentito a tutti i colleghi di organizzare e proporre prestazioni in grado di rispondere al meglio, e in modo omogeneo, ai bisogni dei cittadini» aggiunge.

«Guardando al futuro è prevista un’ulteriore crescita per i servizi di telemedicina in farmacia. A questo proposito, uno dei progetti su cui siamo al lavoro è la possibilità di erogare prestazioni di telecardiologia in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale. Questo costituirebbe un’opportunità concreta di contribuire a ridurre le liste d’attesa».

In Lombardia a oggi sono già attive per erogare servizi di telemedicina oltre 2.000 farmacie, di cui 1.600 aderenti alla “Rete di Telemedicina Federfarma – HTN (Health telematic network). Nel 2023 questi esercizi hanno effettuato circa 120.000 prestazioni, in decisa crescita rispetto al 2022.

L’App di Federfarma e il sito “Farmacia Aperta” si sono evoluti ulteriormente. Non solo permettono di rintracciare il presidio farmaceutico aperto più vicino e di filtrare la ricerca in base al servizio desiderato (vaccini, tamponi), ma è da poco diventato possibile prenotare alcune prestazioni direttamente sulle agende delle farmacie (lo screening del colon retto, i tamponi, i servizi di telemedicina ecc.).

Tra le novità in arrivo c’è la dematerializzazione dei moduli di dispensazione dei presidi per il diabete, l’incontinenza e la stomia, l’aggiunta di ulteriori farmaci innovativi alla lista di quelli in Distribuzione per conto (DPC) e il servizio di “ricognizione farmacologica”.

La Regione, infatti, ha riconfermato il proprio apprezzamento per la distribuzione in farmacia con la modalità del DPC, riconoscendo che favorisce molto l’accesso alle molecole inserite nelle apposite liste ai cittadini che devono farne uso. L’accordo con Federfarma Lombardia è stato rinnovato per i prossimi cinque anni. L’elenco dei farmaci inclusi, che già comprende le insuline, non solo è rimasto invariato ma se ne prevede l’ampliamento con ulteriori farmaci innovativi per evitare ai pazienti il disagio di doversi recare in ospedale o nei distretti delle ATS per ritirare i medicinali.

Le farmacie lombarde saranno inoltre coinvolte nell’attività di riconciliazione della terapia farmacologica, occupandosi della prima fase, quella della ricognizione, che prevede di stilare la lista dei farmaci che il paziente utilizza, sia prescritti dal medico sia OTC, Sop o integratori, in modo da fornire un quadro più completo possibile dei medicinali che  assume. Il medico sarà così favorito nella sua attività prescrittiva e di controllo, al fine di prevenire eventi rischiosi e interazioni negative soprattutto in situazioni di politerapia.

Le farmacie rurali hanno contribuito in modo sostanziale ai risultati raggiunti nel 2023 in Lombardia. «I nostri presidi concorrono in modo determinante alla capillarità del sistema sanitario sul territorio. Tutte le prestazioni aggiuntive offerte dalle farmacie acquistano un valore ancora più prezioso nel contesto rurale» dichiara Dario Castelli, Vicepresidente Rurale dell’associazione.

«I piccoli centri, infatti, spesso sono privi di molti servizi pubblici e lontani dai presidi ospedalieri. I colleghi si sono dimostrati al passo con l’innovazione. Per quanto riguarda la telemedicina, per esempio, oltre 700 esercizi rurali su un totale di 920 sono attivi nell’erogare questo tipo di servizi. In futuro, garantiremo a chi risiede nelle zone più disagiate un servizio sempre più moderno, efficiente e di prossimità, per ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure» aggiunge.