Che la farmacia non rappresenti più soltanto un luogo di dispensazione del farmaco ma che si sia arricchita nel tempo di numerosi servizi è ormai noto. Di fatto, anche il DM77 ha ufficialmente riconosciuto nella farmacia il primo presidio di sanità sul territorio, parte integrante del SSN.

La centralità della farmacia è stato l’argomento cardine dell’intervento di Roberto Tobia, segretario nazionale Federfarma, in occasione dell’evento “La sanità del futuro. Un bene indivisibile da Nord a Sud” ospitato lo scorso 11 dicembre a Roma presso il Ministero della Salute alla presenza, tra gli altri, anche del Ministro della Salute, Orazio Schillaci e del Sottosegretario, Marcello Gemmato.

Farmacia parte di un team multidisciplinare sul territorio

«La farmacia deve essere inserita in un team multidisciplinare sul territorio del quale devono far parte anche il medico di medicina generale, l’infermiere di comunità e l’ospedale», ha sostenuto Tobia, prendendo la parola nella tavola rotonda focalizzata sulla gestione delle cronicità.

Nel ricordare come anche l’emergenza pandemica Covid-19 abbia messo in luce l’importanza del presidio, Tobia ha ribadito che «la farmacia è pronta ad affrontare l’emergenza. Ancora oggi con le vaccinazioni, ma anche con i tamponi, è stata dimostrata l’indispensabilità della rete delle 19mila farmacie italiane, nelle quali entrano ogni giorno più di 4 milioni di cittadini, offrendo loro servizi nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e regionale».

Cruciale per salute ed equità

Il segretario generale Federfarma ha condiviso il punto di vista del Ministro circa la necessità di mettere fine ad un sistema sanitario regionale che funziona a 21 velocità diverse, ribadendo che la farmacia, ‘porta di accesso al SSN’, può rappresentare un’occasione in termini di salute ed equità.

La telemedicina, un salvavita nelle realtà remote del paese

Tobia ha, quindi, puntato l’attenzione sulla telemedicina un servizio – già attivo in oltre metà delle farmacie – che consente di accedere ad a prestazioni come elettrocardiogrammi, holter pressorio e cardiaco… beneficiando di una immediata refertazione attraverso il collegamento in remoto con uno specialista.

«Al di là dell’opportunità futura di ridurre le liste d’attesa, la telemedicina può salvare la vita soprattutto nelle realtà rurali, dove la farmacia è spesso l’unico presidio territoriale della salute». 

Mediatore culturale per gli anziani

La farmacia secondo Tobia può svolgere un ruolo di mediazione culturale nei confronti degli anziani che hanno scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie informatiche, oltre a poter giocare un ruolo soprattutto con riguardo alla prevenzione primaria, grazie alle analisi di prima istanza che possono essere eseguite in farmacia.

Il segretario generale Federfarma ha ricordato difatti come nel 2018, una iniziativa legata allo screening del diabete, che ha visto il coinvolgimento di 5mila farmacie, abbia portato alla segnalazione di 4.000 diabetici non diagnosticati.